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Lunedì 27 Settembre 2010
Cantù accoglie don Claudio
"Una mano per gli oratori"
Domenica la festa degli oratori, con la messa a San Michele dove è stato presentato il nuovo responsabile della pastorale giovanile. Il prevosto don Giuseppe Longhi lo ha accolto: «Diamo il benvenuto a don Claudio. Oggi festa degli oratori, festa della famiglia. L'oratorio è una casa aperta alla famiglia»
L'applauso di incoraggiamento all'arrivo di don Claudio Travascio è arrivato al termine della messa delle 10, tra le navate della chiesa di San Michele. Stracolma, con i fedeli arrivati dalle quattro parrocchie della comunità San Vincenzo. Anche per conoscere il nuovo referente della pastorale giovanile, giunto in città lunedì scorso. Ingresso morbido, per il sacerdote. Ora impegnato con i quattro oratori di San Michele, San Paolo, San Teodoro e San Carlo. Nuovo passo per la comunità, dopo l'esperienza dei quattro anni trascorsi con don Davide Pepe. L'ex coadiutore dei quattro oratori ha chiesto un anno sabbatico di riflessione. Al momento, è impegnato con l'insegnamento della religione cattolica in una scuola superiore di Milano.
Per scelta, la liturgia di apertura dell'anno oratoriano, a differenza degli ultimi anni, non si è svolta al palazzetto Parini. Don Travascio, preceduto da una processione di ventidue chierichetti, si è diretto all'altare della chiesa insieme a don Giuseppe. Il nuovo sacerdote – 36 anni, originario di Carnate, nel Milanese, e fino a poco fa responsabile dell'oratorio del Sacro Cuore, a Busto Arsizio – è intervenuto durante l'omelia. Per commentare il passo del Vangelo letto poco prima: la parabola del buon samaritano. «Insieme, chiediamo il dono grande della fiducia, dell'entusiasmo, della pace e della gioia per questo nuovo anno insieme – l'invocazione di don Claudio – siamo tutti chiamati a diventare buoni samaritani. Per i ragazzi, non sarà facile se non cominciamo dalle piccole cose, dalle persone verso le quali non è difficile chiamarsi prossimo. I genitori, i fratelli e gli amici vengono prima degli sconosciuti».
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