il sindaco di Como: "Ticosa
ci sono ancora spiragli"

Bruni ostenta ottimismo. Ma otto consiglieri del Pdl disertano la riunione di maggioranza convocata proprio per discutere sulla lettera inviata dalla società Multi a Palazzo Cernezzi per dichiarare «che il contratto preliminare deve intendersi senz'altro risolto».

COMO Ticosa, il sindaco ostenta ottimismo. Ma otto consiglieri del Pdl disertano la riunione di maggioranza convocata proprio per discutere sulla lettera inviata dalla società Multi a Palazzo Cernezzi per dichiarare «che il contratto preliminare deve intendersi senz'altro risolto o comunque inefficace alla luce dei gravi inadempimenti imputabili a questo Comune». E Luigi Bottone (Liberi per Como) ribadisce in consiglio di essere pronto a mettere la sedicesima firma sulla mozione di sfiducia contro Bruni, firma che consentirebbe di portare in aula il documento per la discussione e il voto. «La situazione - ha detto ieri in giornata il primo cittadino - è in un punto di grossa difficoltà, ma questo non vuol dire che non ci siano spiragli. Siamo come i minatori cileni: sembravano morti, invece ce la faranno. Lavoreremo per trovare un pertugio e credo che sia nell'interesse di tutti farlo». Sul famoso emendamento (votato da minoranze, liberal Pdl e Lega) che impone il passaggio preventivo in aula per ogni variazione al progetto, citato da Multi tra le cause dell'addio a Como, ha sostenuto: «Ritengo sia un pretesto e se c'è interesse da parte di Multi a proseguire, può presentare un'osservazione per chiedere modifiche. Tra l'altro il progetto della Ticosa non è di massima, ma è dettagliato e quindi non sono prevedibili grandi modifiche». Come detto, i clamorosi sviluppi sull'operazione Ticosa sono stati al centro, nel tardo pomeriggio, della riunione di maggioranza che si è svolta a Palazzo Cernezzi. Al vertice, però, non si sono presentati ben 8 consiglieri del Pdl: Gervasoni, Buono, Pastore, Arcellaschi, Frigerio, Corengia, Pettignano e Belcastro. Quest'ultimo per motivi personali, gli altri per mandare un segnale a Bruni: «Siamo delusi dalle recenti notizie – spiega Buono – e non è serio convocare una riunione improvvisata su un argomento così importante». In consiglio il sindaco ha poi relazionato brevemente sul caso Ticosa: «La lettera di Multi ci appare immotivata, sorprendente e anche un po' incongruente nel contenuto. Questo documento avvia una fase di pre-contenzioso, è una lettera molto dura che lascia pochi spazi di manovra, noi comunque dobbiamo sfruttare questi spazi e fare tutte le verifiche. Dato che questa mossa è arrivata in una fase intermedia tra l'adozione e l'approvazione, è possibile fare delle puntualizzazioni nella fase delle osservazioni e senza che si crei un allungamento della procedura, come invece sostiene Multi. Se si vuole ricomporre, le condizioni ci sono. Noi abbiamo chiesto un incontro, rispondendo alla sede olandese visto che sono loro che ci hanno scritto. Se diranno no, procederemo con l'escussione della fideiussione. Li abbiamo coccolati, abbiamo avuto un'enorme pazienza, ora aspettiamo ancora qualche giorno e poi aggiornerò il consiglio». Intanto, l'assessore alla Mobilità Stefano Molinari ha spiegato che, nel caso in cui slittasse il via ai lavori per la costruzione del nuovo quartiere, al termine della bonifica si potrebbero ricavare nuove aree di sosta provvisorie che porterebbero il totale dei posti auto a quota 500.
Gisella Roncoroni
Michele Sada

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