In Ferrari un giorno nella vita
Oggi il sogno costa 85 euro

Quando la rivedo da fuori, ferma, con il tettuccio aperto e tutti i ragazzi che la guardano come se fosse un sogno, non mi sembra più neanche vero. «Io ho guidato una Ferrari?». Sì. E per 85 euro, a Lariofiere a Erba, lo possono fare tutti.

COMO - Quando la rivedo da fuori, ferma, con il tettuccio aperto e tutti i ragazzi che la guardano come se fosse un sogno, non mi sembra più neanche vero. «Io ho guidato una Ferrari?». Sì. Io, Anna Savini, ho guidato una Ferrari ed è stato così bello che sono da due ore in camicia quando tutti gli altri si stringono nei cappotti per il freddo. Io sono piena di adrenalina e quella mi scalda. Ho guidato una Ferrari California per le vie di Erba, ma soprattutto l'ho fatta sgommare e ho schiacciato al massimo l'acceleratore nel parcheggio di Lariofiere. E poi ho fatto un giretto per la città, come i ricchi pensionati che levano l'auto di lusso dal garage alla domenica. Era rossa. In realtà avrei preferito quella nera, perché aveva i sedili di pelle porpora e nel video venivo meglio. A dire la verità erano bellissime tutte e due, alla fine ho scelto la più potente, la Ferrari F qualche cosa, ah sì, F430. Solo che quando ho schiacciato il bottone dello start, l'antifurto l'ha bloccata e abbiamo dovuto ripiegare - si fa per dire - sulla Ferrari California. Ora il motivo per cui hanno scelto me e non un uomo che si ricorda i nomi delle macchine è proprio questo. Dicono che in auto sia un po' spericolata, o forse distratta. «Scusi, non l'avevo vista, stavo guardando la luna», ho detto una volta a un poliziotto che mi aveva fatto cenno di fermarmi. Neo patentata ho distrutto la portiera di una «105» contro un muro, pochi mesi dopo ho centrato un Fiorino, qualche anno più tardi ho distrutto una Fiesta, e la mia Mini rossa è spesso dal dottore perché le strappo le minigonne contro i cordoli o gli specchietti contro le altre auto.
Questa fama di pericolo costante mi ha fatto guadagnare un giro gratis sulla Ferrari, paga il giornale. È qualcosa che si può raccontare, ma come dicono due ragazzi che sono appena scesi dalla Lamborghini qualche cosa (ah, sì, Murcielago) «Sono i soldi meglio spesi nei miei vent'anni. Mi tremano ancora le gambe». Andrea Maggiore dice a parole ciò che ha scritto negli occhi. Elettricista lui, idraulico il cugino Alberto Borrelli che il giro sulla Lamborghini l'ha fatto la sera. Sono il ritratto della felicità. «Emozionante? Di più. Sconvolgente». È che ti batte davvero il cuore quando viene il momento di mettere il piede sull'acceleratore. «Andiamo davvero?». «Certo», risponde il copilota, Marco Ceruti, commercialista, ideatore di «Drive your dream» con l'assicuratore di Erba Luca Massaro. Prima per guidare una Rossa dovevi sborsare 5mila euro di caparra, qui te la cavi con 85 euro per dieci minuti. E quando finisci ti vien voglia di fare il bis. Anche senza schiacciare il pulsante «Launch», lancio, che porta la Ferrari da 0 a 100 in tre secondi e 8, quando schiacci, beh quando schiacci la vita è più bella.
Sono sogni su quattro ruote che ora si possono permettere tutti. I ragazzi fanno la coda. Ci salgono i papà con i bambini. E pure le giornaliste che guardano la luna o pensano all'amore, e non vedono il carabiniere che sta per toglier loro altri due punti dalla patente. Io ho guidato una Ferrari. Ma con 85 euro può farlo chiunque. Per fortuna.
Anna Savini

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