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Martedì 26 Ottobre 2010
La città bloccata per una via
e quel fax che non torna
Aumentano, anziché diminuire le polemiche per il disastro viabilistico creato venerdì (e in misura minore) sabato mattina a causa dell'asfaltatura di via Varesina. Molinari: "Varesina chiusa perché non l'ho visto". Ma spunta il documento dell'invio. Supino: si dimetta
COMO Aumentano, anziché diminuire le polemiche per il disastro viabilistico creato venerdì (e in misura minore) sabato mattina a causa dell'asfaltatura di via Varesina. Il consigliere Donato Supino ieri ha infatti recuperato il fax inviato da Società Autostrade al Comune di Como (e a una serie di altri comuni, prefettura, comandi di polizia locale, 118, quotidiani, ecc...) il 15 ottobre per informare della chiusura dell'autostrada in una serie di notti, tra cui «dalle 22 del 21 ottobre alle 5 del 22 ottobre». Questo dimostrerebbe che ben sei giorni prima dell'avvio dell'asfaltatura il Comune (il numero di fax corrisponde alla polizia locale) sapeva della chiusura dell'autostrada e, di conseguenza, avrebbe potuto evitare l'asfaltatura di giorno con la paralisi della viabilità.
Ieri l'assessore alla Viabilità Stefano Molinari ha detto a più riprese di non aver mai ricevuto quel fax. «I lavori di asfaltatura - ha precisato - erano stati programmati di notte già nel capitolato iniziale perché sarebbe stato impensabili farli di giorno. Personalmente non ho ricevuto alcuna comunicazione fino alle 15-15.30 di giovedì 20 quando un mio tecnico mi ha avvisato della chiusura dell'autostrada per la notte seguente.A quel punto avevo due possibilità: rinviare i lavori per cinque giorni con la strada già fresata e pericolosa, oppure dare il via libera all'asfaltatura nella giornata di venerdì». Molinari cita due fax ricevuti dalla polizia locale da Autostrade: uno dell'8 ottobre e uno del 18. «In nessuno si parla della chiusura il 20 notte - aggiunge - e la mia scelta non è stata presa a cuor leggero e non certo per mancare di rispetto ai cittadini. Io faccio il politico e dò indicazioni e sento i tecnici. Il problema è che se il fax non fosse stato consegnato sarebbe un problema di responsabilità grave da parte di chi non l'ha fatto, ma non posso credere che la polizia locale l'abbia ricevuto e non abbia detto nulla». Sta di fatto che il fax sembra essersi volatilizzato nel nulla, mentre ieri Società Autostrade ha confermato l'invio (come vedete nel documento che pubblichiamo a fianco) : «È stato mandato il 15 ottobre a tutti i destinatari come prassi, incluso il Comune di Como. E non si sono registrate anomalie di alcun tipo».
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Gi. Ro.
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