Villa Guardia: "Giornate elettriche
ma il santuario è un dono di Dio"

Domenica di pioggia. La prima dopo l'annuncio dal sapore miracolistico del vicario episcopale. Se qualcuno in chiesa si aspettava una folla di gente arrivata con i bus è rimasto deluso

VILLA GUARDIA - Domenica di pioggia. La prima dopo l'annuncio dal sapore miracolistico del vicario episcopale. La parrocchiale diverrà santuario. Se qualcuno in chiesa si aspettava una folla di gente arrivata con i bus è rimasto deluso. Che la messa domenicale delle 10.30 sia sempre solenne - solitamente dedicata ai bambini - e che si faccia quasi fatica a trovare posto non è una novità dell'ultima settimana. Certo, ieri qualcuno fotografava i celebranti e il vicario, don Rossano Quercini, per tre volte ha portato un carico di sedie nel pronao, ma nulla di eccezionale per Maccio. Poche le facce nuove, sarebbe azzardato parlare di pellegrini; è certamente troppo presto per l'inizio del fenomeno. E poi la celebrazione eucaristica, come di consueto bella da seguire.
La voce di don Luigi Savoldelli che racconta, spiega le letture con quel suo tono dolce, non monotono e quel suo piglio ironico che nel sorriso fa scattare la riflessione: «Oggi siamo qui perché è una bella giornata di sole - dice lasciando intendere che anche se piove a dirotto la gente è lì riunita - No, oggi siamo qui, contenti perché abbiamo vinto al Superenalotto». Rompe il ghiaccio e poi spiega ai fedeli: «C'è stato un clima un po' elettrico in questi giorni a Maccio, giornalisti, interviste, fotografi. Non scordiamoci che il riconoscimento a santuario della Santissima Trinità Misericordia è un dono per cui ringraziare il Signore».
E poi l'omelia, come in una qualsiasi altra parrocchia.

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