Il Comune si arrende ai cittadini
"Bloccheremo i lavori al ciclope"

Retromarcia degli uffici urbanistici del Comune di Como sul traliccio di 60 metri in via di costruzione a Brunate. Per la prima volta da quando è scoppiato il caso, i dirigenti di Palazzo Cernezzi avrebbero riconosciuto che spetta a loro la competenza sulla sospensione dei lavori

BRUNATE Retromarcia degli uffici urbanistici del Comune di Como sul traliccio di 60 metri in via di costruzione in via alle Colme, sulla strada che da San Maurizio di Brunate porta al Cao. Per la prima volta da quando è scoppiato il caso, i dirigenti di Palazzo Cernezzi avrebbero riconosciuto che spetta a loro la competenza sulla sospensione dei lavori e un provvedimento in questa direzione è stato annunciato in via ufficiosa per le prossime ore. La decisione fa seguito a giornate sempre più convulse sul piano giudiziario, con il dirigente del settore urbanistica, Roberto Laria, convocato in Procura dal Pm Simone Pizzotti e il suo collega del settore ambiente, Alessandro Russi, interrogato assieme a un funzionario del suo ufficio dai carabinieri di Brunate. Anche sul fronte dell'opinione pubblica la vicenda ha assunto toni sempre più tesi, con la mobilitazione dei cittadini di Civiglio e Brunate che hanno annunciato per questa sera la presenza in massa al consiglio comunale. Mobilitazione che, annunciano i portavoce della protesta, è confermata per chiedere precise garanzie al sindaco sul fatto che a questo punto il progetto sia bocciato o rivisto radicalmente, con una drastica riduzione delle altezze e delle sorgenti elettromagnetiche. Dal punto di vista procedurale, infatti, potrebbe bastare un passaggio alla commissione paesaggistica comunale, finora mancante, perché l'impattante traliccio torni ad essere autorizzato così com'è, nonostante l'impressionante impatto ambientale e le preoccupazioni dei cittadini per la salute.

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