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Martedì 09 Novembre 2010
Como, Bruni chiude ai ribelli
Ma apre alle opposizioni
Il primo cittadino: «La trattativa è chiusa». Ticosa: si va all'incasso. Gli Autonomisti: «Non ci sono dubbi, lo sfiduciamo». Domani il voto
COMO - «Siamo nel guado». È l'immagine usata ieri dal sindaco StefanoBruni all'indomani della prima seduta del consiglio comunale con in discussione la mozione di sfiducia che, se approvata (servono 21 voti favorevoli a prescindere dal numero di consiglieri effettivamente presenti in aula) decreterà la fine anticipata del governo cittadino e le conseguenti nuove elezioni.
E ieri Bruni ha chiuso definitivamente la porta ai sette consiglieri di Autonomia liberale per Como: «Basta con i ricatti. Sono state fatte delle proposte da varie realtà consiliari e, insieme, abbiamo predisposto un documento che accoglie il 90% delle richieste che possono dare reale sviluppo. Non c'è più spazio per manfrine demagogiche e ricatti personali». L'unico tema su cui non ha chiuso è quello dei risparmi, ma ha detto un no secco al taglio degli assessori (i fuoriusciti chiedevano tre teste). Poi l'apertura all'opposizione: «Sicuramente li incontrerò su temi come bilancio e Pgt se questa amministrazione va avanti».
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