La nuova corsia per l'ospedale
cambia un giorno sì e uno anche

Una beffa per gli automobilisti l'allargamento della Varesina. Prima solo per le ambulanze, poi per tutti, poi ibrida. Ma non funziona e torna soltanto per i bus e i mezzi del 118

COMO - Prima riservata alle ambulanze, poi aperta a tutti, adesso percorribile a metà e tra pochi giorni (forse) di nuovo aperta solo ai mezzi di soccorso e agli autobus. La vicenda della corsia aggiuntiva ricavata nell'ultimo tratto della Varesina per favorire i veicoli diretti al Sant'Anna sta diventando una barzelletta. L'operazione non era nata sotto i migliori auspici, erano anzi esplose subito le polemiche tra Comune e Provincia per decidere chi si sarebbe dovuto accollare l'onere dei lavori. Dopo un tira e molla durato settimane, Villa Saporiti aveva sbattuto la porta ed era stato il Comune a finanziare e appaltare l'intervento (135mila euro il costo). La corsia, nel tratto tra la Magistri Cumacini e la rotatoria del Bennet, era stata realizzata in tempi record e aperta poche ore prima dell'attivazione dell'ospedale. L'assessore alla Viabilità di Palazzo Cernezzi, Stefano Molinari, aveva garantito che tutti gli automobilisti diretti al Sant'Anna avrebbero potuto utilizzare la nuova striscia d'asfalto, così come il “percorso preferenziale” introdotto per evitare l'immissione nella rotonda e il rischio di incolonnamenti. Tutto risolto? Nemmeno per sogno. A un paio di settimane di distanza dall'apertura, nell'ultimo tratto della corsia (tra il Cip garden e la rotatoria) sono comparse infatti, a sorpresa, strisce gialle e una maxi scritta «Sos», per indicare che il transito è consentito solo alle ambulanze. Il Comune ha cambiato idea, pensano tutti. Ma non è così. La segnaletica è stata tracciata su indicazione della Provincia, all'insaputa dei tecnici di Palazzo Cernezzi. Risultato: nuovo scontro tra i due enti, con la Provincia che difende la scelta («una corsia aperta a tutti sarebbe inutile») mentre il Comune chiede chiarimenti per iscritto e promette una nuova retromarcia.
Da allora è passato quasi un mese e la corsia oggi è ancora riservata solo a metà. E così com'è, risulta più dannosa che utile. Basta transitare nella zona per rendersene conto: gli automobilisti che viaggiano sulla corsia di destra si trovano improvvisamente di fronte l'indicazione «Sos» e le strisce gialle, quindi si spostano improvvisamente sulla corsia di sinistra, rischiando di scontrarsi con i veicoli che sopraggiungono. Una situazione assurda. Da un paio di settimane l'assessore Molinari garantisce che si interverrà per risolvere il problema, tracciando righe gialle lungo tutta la corsia e trasformandola definitivamente in un nastro d'asfalto riservato a mezzi di soccorso e autobus. Il Comune, insomma, inverte la rotta rispetto alle intenzioni iniziali (aveva spiegato che tutti i veicoli avrebbero potuto sfruttare la nuova corsia). Alle parole, però, non sono ancora seguiti i fatti. Che stiano cambiando idea un'altra volta? Giurano di no. Ma la corsia per ora resta un “ibrido”. Una beffa.
Michele Sada

© RIPRODUZIONE RISERVATA