Alzatese allo Zecchino d'Oro:
"Un po' come in una favola"

La pianista dodicenne Gaia Sokoli giovedì sarà sul palco dell'Antoniano di Bologna: farà da jolly a supporto della sua squadra - Diretta tv su Raiuno dalle ore 17

ALZATE BRIANZA «Sono emozionatissima. Non vedo l'ora di essere lì. E' un palcoscenico "magico", caro a ogni bambino, ma anche ai tanti genitori che così ricordano un po' della loro infanzia. Spero di far bene. E ringrazio i miei genitori e la mia maestra che mi saranno accanto». Gaia Sokoli, 12 anni, studentessa che frequenta la seconda media ad Alzate Brianza, giovedì sarà allo «Zecchino d'Oro», giunto alla 53ª edizione.
In collegamento con l'Antoniano di Bologna, dalle 17, la diretta di Raiuno e l'Eurovisione. Incollati ai televisori i compagni e gli amici di Gaia, la brava pianista che frequenta l'Accademia Giovani Talenti di Alzate, della maestra Claudia Boz.
«Io ovviamente non canterò - spiega Gaia - ma sono stata chiamata ad affiancare una delle due squadre di voci in gara. Mi è stato detto che sarò una specie di «jolly» a supporto della mia squadra. Partirò da casa domani mattina di buon'ora e conto di provare il pianoforte dell'Antoniano nel primo pomeriggio. Poi alle 17 il via alla gara. Davvero un grande onore poter essere lì. Sono felice e impaziente».
Ma come è nata questa partecipazione? «Suono il pianoforte da tre anni e mezzo - racconta Gaia - e mi esercito almeno due ore al giorno. Oltre all'Accademia di Alzate Brianza sono iscritta al Conservatorio di Mantova dove ho da poco superato a pieni voti l'esame di "compimento inferiore". Ora mi attendono quattro altri esami prima del diploma, un traguardo per me davvero tanto importante. Ho sempre sognato di poter partecipare allo Zecchino d'Oro e così ho inviato il mio curriculum. Che è stato visionato, si sono interessati. Mi hanno chiamata e sono stata prescelta. Non mi sembra ancora vero».
Del resto che Gaia Sokoti abbia del talento non è storia d'oggi. In poco più di tre anni ha già collezionato una ventina di primi premi a concorsi nazionali e internazionali. «La mia più bella esperienza - ricorda - è certamente legata alla vittoria al concorso internazionale di piano «Côte d'Azur 2009» a Nizza. Fui premiata nella categoria sotto gli 11 anni, ma venni classificata prima anche tra gli under 15. E a maggio sono stata richiamata per un concerto. Tanti applausi e tanta soddisfazione. Per me, ma anche per chi mi è tanto vicino».
E ora l'Antoniano... «Sì. Spero di riuscire ad essere di aiuto alla squadra che rappresenterò. Di portare fortuna, ma anche qualcosa in più. Di essere insomma in grado di dare un contributo alla loro vittoria. Ma comunque vada sarà un'esperienza unica, che già immagino rimarrà per sempre nella mia memoria. In quella dei miei genitori e della mia insegnante. Sarà bello stare con tanti ragazzi. Altrettanto bello sapere che tanti bambini d'Italia e d'Europa canteranno e sorrideranno con noi. E così i miei compagni di scuola e gli amici. Forse non mi sarà consentito salutarli in diretta tv, ma li voglio sin d'ora salutare e ringraziare da qui. Lo Zecchino d'Oro è da sempre il festival per eccellenza dei bambini. Di generazioni di bambini. Essere all'Antoniano, non da spettatrice, è un po' come provare a vivere in una favola».

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