Truffa dello specchietto rotto
Una coppia nei guai a Lipomo

Due giovani hanno spillato mille euro a un pensionato di 65 anni del paese ma i carabinieri del nucleo operativo di Como li hanno bloccati: uno arrestato e l'altra denunciata

LIPOMO - Una coppia è venuta da Milano a Lipomo per mettere a segno la classica "truffa dello specchietto rotto" ma alla fine il ragazzo si è trovato con le manette ai polsi mentre la sua compagna è stata denunciata, i due sono stati smascherati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Como.
La vittima prescelta era un uomo di 65 anni che l'altro pomeriggio stava viaggiando sulla Como Lecco alla guida della sua Matiz quando, dopo aver superato una Ford ferma sul lato destro della carreggiata, ha sentito il rumore simile di un sassolino contro il suo parabrezza. Dopo pochi istanti l'automobilista, residente a Lipomo, è stato affiancato dalla Ford con a bordo una coppia che gli intimava di accostare e fermarsi.
«Non hai visto che hai colpito e rotto lo specchietto retrovisore della mia auto?» è stata l'accusa mossa dal giovane conducente della Ford alla vittima, al quale ha messo anche pressione psicologica: «La mia compagna è incinta, si è spaventata: ora sta male per colpa tua, dammi mille euro o qui finisce male». Il pensionato, un invalido civile, ha consegnato ai due tutti i soldi che aveva nel portafogli, 300 euro ma la coppia non ha mollato la presa: «Domani veniamo a casa tua e ci dai il resto».
Il pensionato, una volta tornato a casa, ha ripensato all'accaduto e, rendendosi conto che la sua auto non presentava alcun danno evidente allo specchietto o in altri punti, si è rivolto ai carabinieri. I militari del nucleo operativo hanno convinto l'uomo a portare avanti quella che agli inquirenti era subito apparsa come una truffa: la mattina seguente i carabinieri si sono appostati all'interno dell'abitazione e atteso l'arrivo dei due giovani. Quando la vittima ha materialmente consegnato al ragazzo gli altri 700 euro, sono comparsi anche i carabinieri che hanno arrestato per truffa aggravata il giovane, 24 anni, e denunciato per lo stesso reato la sua compagna di 25 anni.

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