La tv a Como non si vede
Lista d'attesa per l'antennista

Comaschi disperati. Nei condomini non si vede niente senza l'intervento dei tecnici che però hanno troppe richieste e non possono occuparsi di tutti subito

COMO - Oggi sarà una giornata difficile per migliaia di comaschi. Una giornata molto difficile. Perchè le previsioni danno pioggia e quando piove la gente sta in casa e quando sta in casa guarda la tv. E siccome è domenica segue pure le partite. Ma, ci sono migliaia di comaschi che da quattro giorni si sono trovati senza tv. Qualcuno vede a malapena la Rai, ma il resto è buio totale. Sono così tanti i condomini che si sono trovati con questo problema nel giorno dello switch off che gli antennisti sono riusciti a risolvere solo i problemi di una piccola parte. E gli altri sono in lista d'attesa. Iproblemi sono ovunque: Como città, Lora, Civiglio, Tavernola, Camnago Volta, Rebbio, Prestino, Garzola, Cernobbio, Moltrasio, Blevio, Torno, Cavallasca, Lipomo, Senna Comasco, Brunate, Maslianico.
E ogni antennista può fare tre - quattro, massimo cinque condomini al giorno. Si tratta di un lavoro lungo. L'antennista arriva, sistema la centralina sul tetto e poi, scendendo, suona tutti i campanelli per chiedere se tutto funziona. Dopodichè deve risintonizzare i canali a quasi tutti i condòmini. A volte l'utente di turno ha un vecchio decoder di quelli per cui è necessario sintonizzare a mano a una una tutte le frequenze. E i tempi si dilatano. Tutti avrebbero voluto l'antennista subito, ma quasi tutti dovranno aspettare altri giorni.
«Sono davvero tanti i condomini in queste condizioni - dice Riccardo Gorla - tutti non riusciamo a farli subito, anche lavorando al sabato. Perciò abbiamo le liste d'attesa e stiamo cercando si smaltirle ma servirà un po' di tempo». Ieri Gorla doveva andare in una casa di riposo a Canzo e poi a Brunate, e poi restano ancora fasce amplissime della città e gli altri paesi.
«Hanno comperato quasi tutti il decoder a luglio quando ci fu lo switch over per vedere Rai due e Rete quattro - spiega l'antennista -. Poi nel frattempo hanno comperato gli apparecchi per gli altri televisori della casa. Pensavano bastasse collegare il decoder e invece quando ci chiamano ci dicono:non si vede niente».
È così, in tutti i condomini della città, della cintura, e in tanti condomini della provincia perché, come spiega Gorla: «Nella maggior parte dei condomini ci sono centrali di testa a filtri. Ogni canale viene processato tramite un filtro e distribuito nella rete del palazzo. Con lo “Switch Off”  i maggiori network hanno dovuto cambiare frequenza. Quindi per ripristinare la regolare ricezione, occorre intervenire sulla centrale di testa. Questo sistema è adottato sia per condomini vecchi che  nuovi. Quindi anche effettuando una nuova sintonia dei decoder non si riescono a vedere i canali e si deve chiamare l'antennista».
Il primo giorno del digitale terrestre, il 18 novembre, è stato un disastro. E i giorni seguenti idem. Spiega ancora Gorla, entrando nel tecnico: «il problema è chiaro: i vecchi canali trasmessi con modulazione analogica Pal sono stati spenti ed al loro posto sono stati attivati con modulazione digitale Cofdm. Putroppo nella nostra città, nessuna delle principali emittenti nazionali utilizzava le frequenze della rete Sfn assegnate dal Ministero delle telecomunicazioni». Risultato: «Chi abita in un condominio dove i terminali di testa TV sono di tipo a filtri non vede quasi più nulla». Neanche oggi che è domenica
An. Sav.

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