Arosio: l'addio a Gianluigi Ballabio
Imprenditore e uomo di sport

E' stato vicesindaco e "presidentissimo" della Stella Azzurra - Le testimonianze di chi l'ha conosciuto - Il rito funebre sarà celebrato martedì alle 14.30 nella parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso

AROSIO  Vasto cordoglio per la perdita di Gianluigi Ballabio, persona molto conosciuta ad Arosio per essersi distinta nel campo imprenditoriale, come amministratore comunale e soprattutto nel settore sportivo essendo stato per quasi un quarto di secolo alla guida del Gs Stella Azzurra, tanto da essere chiamato il “presidentissimo”. La cerimonia funebre verrà celebrata oggi, martedì, alle 14,30 nella parrocchiale SS. Nazaro e Celso.
Ricordare Gianluigi Ballabio significa certamente ricordare la Stella Azzurra: sono stati, per tanti anni, una cosa sola. Una presenza costante, sin dai primi passi negli anni Settanta, come segretario, sino all'ascesa a presidente, per una sola stagione, nel 1981 e poi per un lungo tragitto, nel 1984. Costante anche la scalata sportiva con quei quattro campionati in Promozione, da tenere a memoria. Come dimenticare poi una pagina di storia, vergata nel 98-99 con la "promozione" in Promozione e un record incredibile di trenta partite senza una sconfitta.
E' stato proprio Ballabio a cementare la squadra e la società. «Ballabio ha rappresentato la parte migliore dello sport e non solo del calcio in Arosio, per tanti anni», il ricordo di Sergio Colombo che ha lavorato al suo fianco, lungo tutta la quarantennale storia della Stella.
Il lutto ha colpito direttamente anche il municipio di via Grandi Invalidi non solo per il legame passato - è stato al fianco dell'ex sindaco Mario Galli per tre mandati consecutivi, di cui l'ultimo terminato nel 2004, come assessore al bilancio oltre ad aver rivestito anche l'incarico di vicesindaco -, ma anche perché la sua eredità è stata raccolta dal figlio Alberto che oggi segue direttamente le analoghe deleghe dei conti pubblici e dello sport.
Classe 1943, Gianluigi Ballabio era molto conosciuto in paese anche per la sua attività imprenditoriale all'interno della tessitura Albertazzi di via Oberdan, fondata nel 1934 da Alberto Albertazzi, già vicesindaco ai tempi di Antonio Magni, padre della moglie Anna e della cognata Alessandra presenti in società: si è spento nella sua abitazione di via Oberdan nella notte tra domenica e lunedì, stremato da una lunga malattia. Un calvario che però non ne aveva fiaccato lo spirito: «Mio padre è sempre stato un uomo energico  - racconta il figlio Alberto -: con me e le mie sorelle, Elisa e Silvia, è sempre stato molto esigente, severo, ma corretto. Insomma, siamo cresciuti alla vecchia maniera e di questo lo ringrazio perché è stato un ottimo genitore». 
«Il nostro comune da oggi è senz'altro più povero - commenta l'ex sindaco Mario Galli che per tanti anni ha lavorato fianco a fianco con Ballabio -: Gianluigi non era un uomo comune, ma di quelli con una marcia in più. Di lui mi fidavo ciecamente. Perdo anche un amico, molto legato alla mia famiglia e a mio fratello Carlo, capogruppo della sezione degli Alpini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA