Un altro bando va a vuoto
La crisi e i flop della politica

La crisi c'è, ma sembra che i bandi degli Enti pubblici non riescano a intercettarla. A Palazzo Cernezzi il primo esperimento era andato a vuoto e, dopo i correttivi, la situazione è cambiata. In Provincia solo 30 richieste contributi. Assegnati 30mila euro su 100mila

COMO La crisi c'è, ma sembra che i bandi degli Enti pubblici non riescano a intercettarla. A Palazzo Cernezzi il primo esperimento era andato a vuoto e, dopo i correttivi, la situazione è cambiata. Il primo test di Villa Saporiti ha ottenuto richieste per meno della metà dell'importo stanziato. circa 30mila euro a fronte dei 100mila ipotizzati. Ieri mattina i risultati sono finiti sul tavolo della giunta per l'analisi della situazione e per decidere come proseguire e come utilizzare i 70mila euro rimasti.
A fare la relazione l'assessore ai Servizi Sociali Simona Saladini che ha spiegato ai colleghi (non è mancata qualche polemica) i risultati del bando che è stato molto pubblicizzato: 33 le domande presentate di cui 4 non ammesse. Delle 29 domande accolte, ben 26 riguardano la richieste per contributi da parte di famiglie con figli che frequentano le scuole superiori.
«Abbiamo fatto un bando - spiega Saladini - è nato da un tavolo di confronto con i sindacati e con i piani di zona. Considerando il tema su cui la Provincia può intervenire perché non va dimenticato che le deleghe sono precise, avevamo individuato le categorie dei minori e le scuole superiori. Alcuni consiglieri, ad esempio, sostenevano che sarebbe stato necessario contribuire ai pagamenti delle bollette, ma non possiamo farlo per una questione di competenza che è in capo ai comuni».
L'assessore rivendica il «coraggio» di aver dato il segnale non solo a chi ha perso il posto, ma anche agli autonomi. E alle famiglie numerose. Adesso, cosa si farà dei 70mila euro rimasti? Si sta pensando di aprire un nuovo bando ampliando l'offerta. «Ho fatto una proposta - aggiunge - e adesso incontrerò nuovamente i sindacati per verificare il loro consenso.Abbiamo ricevuto parecchie telefonate che chiedono di contribuire alle spese per il trasporto pubblico scolastico o alle spese dei libri di testo. Per i libri non avevamo potuto perché siamo legati ai vincoli dei fondi frontalieri, ma adesso stiamo studiando il modo per poterlo fare. Sicuramente agiremo sul fronte trasporti già dall'inizio del prossimo anno, visto che sono previsti ulteriori aumenti».
Delle domande presentate la metà sono state inviate da italiani e l'altra da stranieri. Molto probabilmente verranno aperti due bandi distinti: il primo nei prossimi mesi per il contributo trasporti e, un secondo, prima dell'estate sullo specifico tema del sostegno economico per l'acquisto dei libri di testo». Va detto che la maglie del bando erano estremamente ridotte con redditi a nucleo familiare di 1000-1200 euro e con numerosi figli a carico.
A Palazzo Cernezzi hanno da poco presentato i risultati del 2009, che aveva dato un esito confortante dopo il primo esperimento totalmente negativo. Nel corso del 2009 era articolato in due sessioni ed era stato finalizzato all'erogazione di benefici economici mediante: voucher sociali, ovvero titoli di acquisto e borse lavoro. A chiusura del bando erano stati erogati interventi per 17mila euro (121mila euro per voucher sociali e 50mila euro per borse lavoro), così suddivisi: 35 voucher e 2 borse lavoro nella prima graduatoria (luglio 2009) e 58 voucher sociali e 15 borse lavoro nella seconda (ottobre 2009). I bandi 2010 arrivano a 265mila euro di contributi in tre filoni di intervento: borse lavoro, prestiti sull'onore, e sostegni per l'abitazione a fondo perduto.
Gi. Ro.

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