Diagnosi precoce dei tumori
Adesso Sant'Anna è al top

Al Sant'Anna una nuova arma per la diagnosi dei tumori. Si chiama Pet ed è uno degli strumenti più efficaci per lo studio delle neoplasie. Costata 2 milioni e 200mila euro, l'apparecchiatura fa compiere all'ospedale di Como un importante salto di qualità nel settore della Medicina nucleare e servirà l'intero territorio lariano.

COMO Al Sant'Anna una nuova arma per la diagnosi dei tumori. Si chiama Pet ed è uno degli strumenti più efficaci per lo studio delle neoplasie. Costata 2 milioni e 200mila euro, l'apparecchiatura fa compiere all'ospedale un importante salto di qualità nel settore della Medicina nucleare e servirà l'intero territorio lariano.
Il macchinario è stato presentato ieri (davanti a medici, autorità, rappresentanti politici e istituzionali), è già installato al piano -1 e verrà messo in funzione prima di Natale. Dotata di tecnologia di ultima generazione, la Pet consentirà di ottenere diagnosi molto accurate per diverse patologie, in primis quelle oncologiche. Ma potrà essere utilizzata anche in campo neurologico (Alzheimer). «L'aspetto più importante è legato alla possibilità di scoprire in modo precoce una malattia e valutarne la gravità - ha spiegato il primario di Medicina nucleare, Angelo Corso - Ci sono poi altre peculiarità, come quella di esplorare in un unico esame tutto il corpo del paziente, indicando la diffusione di determinate patologie e fornendo così al medico informazioni preziose per decidere la terapia. Inoltre, si riesce a capire precocemente se la chemioterapia in corso è realmente efficace o meno - ha sottolineato il primario - In caso negativo, si possono tentare subito altre vie. I dati ci dicono che nel 30% dei casi la Pet ha portato a modificare una terapia, è quindi evidente l'importanza di questo tipo di indagine». La tecnica non è invasiva: «Al paziente (steso su un lettino come quello della classica Tac, ndr) viene somministrato, con una semplice iniezione, un radiofarmaco, il più utilizzato è una molecola di zucchero semplice simile al glucosio - ha spiegato Corso - E la molecola, tramite il tomografo Pet, consente di poter visualizzare la propria distribuzione nell'organismo. In questo modo, è possibile identificare alterazioni del metabolismo che segnalano cellule tumorali o malattie cerebrali degenerative». Il responsabile di Radioterapia, Dorian Cosentino, ha parlato di «un punto di partenza e non di arrivo», mentre il direttore sanitario Laura Chiappa ha sottolineato che «il passo avanti è stato possibile anche grazie alla grande competenza del personale». Una squadra che presto verrà rinforzata: «Stiamo per acquisire nuovi medici - ha detto Chiappa - L'obiettivo resta quello di offrire una risposta quanto più possibile completa, in modo da non costringere i comaschi a spostarsi». La Pet copre un bacino di oltre 500mila persone, in linea con le indicazioni, pertanto le altre strutture del territorio indirizzeranno al Sant'Anna i pazienti (il Valduce, ad esempio, ha firmato una convenzione). «L'apparecchiatura verrà usata già prima di Natale - ha chiarito il direttore generale Andrea Mentasti - A metà dicembre attiveremo anche la seconda risonanza, quella che usavamo nella vecchia sede. E a quel punto mancherà solo “Vero” (macchinario per la cura dei tumori unico in Italia, ndr), che monteremo entro Natale e funzionerà dai primi mesi dell'anno prossimo».
Michele Sada

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