Molinari, l'abbraccio della città
"Forza preside, siamo con te"

Si moltiplicano le testimonianze di stima e di affetto nei confronti del vicesindaco Ezia Molinari, che in queste ore sta tenendo in apprensione l'intera città, partendo da chi abita il palazzo, passando per la società civile fino alla gente comune.

COMO - Si moltiplicano le testimonianze di stima e di affetto nei confronti del vicesindaco Ezia Molinari, che in queste ore sta tenendo in apprensione l'intera città, partendo da chi abita il palazzo, passando per la società civile fino alla gente comune. Luigi Bottone, consigliere comunale: «L'ho conosciuta nel 2007. Di lei apprezzo la disponibilità a dialogare. È una donna gentile, educata, squisita. Sono dispiaciuto, spero che la situazione si evolva per il meglio e che possa continuare nel suo operato».
«Ho conosciuto Ezia Molinari quando era preside dell'istituto di via Brambilla - aggiunge Luisa Seveso, presidente delle Acli - e l'ho apprezzata per le sue caratteristiche di educatrice e come amministratrice per la sua disponibilità all'ascolto. Mi auguro possa tornare al più presto a dare una mano a una città bisognosa di supporto». In queste ore le sono vicinissimi anche i colleghi amministratori. Emanuele Lionetti, per esempio: «Sono 30 anni che conosco Ezia e la sua famiglia. Spero solo che si ristabilisca e possa trascorrere il Natale con i suoi cari». Piercesare Bordoli, presidente della Famiglia comasca, con la Molinari condivide i natali: «Siamo entrambi di Nesso e ci conosciamo da moltissimi anni. Ultimamente si è molto avvicinata alla nostra associazione e aveva promesso che sarebbe intervenuta alla nostra serata prenatalizia del 2 dicembre. Le voglio bene e le auguro di guarire completamente e di tornare a stare come prima». Anna Veronelli, assessore comunale: «Sono andata a trovarla all'ospedale lunedì all'ora di pranzo, ha aperto gli occhi e girato la testa dalla mia parte. Ezia è una donna appassionata di educazione e di politica, nel termine più bello ossia quello del servizio alla città. Faccio il tifo per lei».
«Il primo contatto risale ai tempi in cui era preside in via Brambilla - ricorda invece la vicepresidente di Comocuore Elena Colombo -, dove mi ero recata per parlare di prevenzione contro l'obesità. È una persona che stimo per le sue capacità di insegnante, la sua dedizione e la grande sensibilità verso le problematiche del sociale. L'augurio mio e di tutta Comocuore è di rivederla al più presto in forma e determinata come sempre». Le fa eco Gianmaria Quagelli, consigliere comunale: «Anch'io ho avuto modo di conoscerla nella doppia veste di dirigente scolastico e amministratore cittadino. Sotto il profilo umano è una persona eccezionale, preparata professionalmente e politicamente vicina ai più deboli. Le auguro di riprendersi per continuare a dare serenità alla sua famiglia».
«Nella rabbia di oggi, sono convinta che non appena la "mia" preside potrà, risponderà, un po' imbarazzata, a tutti coloro che oggi si stanno preoccupando per lei, mossi da stima, affetto, riconoscenza - dice commossa Raffaella Piatti, vicepreside dell'istituto comprensivo di Como lago -. Perché lei è una lottatrice, una che mi ha insegnato che bisogna sempre stringere i denti e andare avanti, con orgoglio, coraggio e dignità. Così oggi attendo, come tanti, sentendo la sua voce che mi ricorda, perentoriamente affettuosa, che anche nel dolore ci vuole pudore, rispetto e misura nelle parole. Procedo nel silenzio assordante, allora, per essere pronta quando mi chiamerà, con il solito Sms senza punteggiatura. Aspetto. Fiduciosa. Abbiamo tante cose da fare, preside!».
G. Alb.

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