Record di assenze alla Polti
Un premio a chi non si ammala

Singolare proposta da parte dell'azienda di Bulgarograsso. Ma il sindacato è spaccato: c'è il via libera della Film, la Fiom però non firma

Bulgarograsso - Ilministro Brunetta ha scelto la strada della denuncia pubblica del "vizietto" e delle decurtazioni in busta paga; alla Polti di Bulgarograsso la ricetta contro l'assenteismo è un'altra: un premio in busta paga a chi si ammala meno. Lo prevede il nuovo contratto aziendale che riguarda i 220 dipendenti dell'azienda comasca leader in Italia nella produzione di piccoli elettrodomestici che da tempo deve fare i conti con un tasso di assenze superiore alla media (8,5% contro il 6%) che sta pregiudicando la produttività. Ma sul meccanismo di calcolo del bonus il sindacato si è spaccato tanto che saranno direttamente i lavoratori a dire l'ultima parola. Lunedì è infatti in programma un referendum sul nuovo contratto il cui esito sarà determinante. La Fim Cisl, infatti, dopo mesi di incontri per mettere a punto il testo, lo scorso 23 novembre ha firmato l'ipotesi d'intesa mentre la Fiom Cgil, al momento del rush finale si è sfilata lasciando lo spazio in bianco in calce al testo. Un dietro front inaspettato, secondo Alberto Zappa, segretario dei metalmeccanici della Cisl, che sta creando non poche polemiche. «La Fiom si dovrà assumere la responsabilità di questa decisione davanti ai lavoratori ed alle lavoratrici - spiega - Dovrà motivare come e perché ad un certo punto ciò che andava bene due settimane fa ora non lo è più».
A dividere, come detto, il meccanismo di calcolo del premio legato alle assenze. In sostanza, si legge nel volantino diffuso ieri dalla Fim nel corso delle assemblee (oggi toccherà alla Fiom spiegare le proprie ragioni), chi non supererà i 15 giorni a casa giustificati da regolare certificato di malattia (esclusi infortuni, ricoveri, permessi ex legge 104, maternità, terapie salvavita) in busta paga a fine anno potrebbe trovarsi fino a 1800 euro in più. Una cifra che diminuisce in corrispondenza dell'aumento dei giorni di assenza fino ad azzerasi - e su questo punto è avvenuta la spaccatura - se si superano i 60 giorni di malattia. Ieri Zappa e i delegati Fim hanno spiegato ai lavoratori (la maggioranza donne) i punti qualificanti dell'intesa tra cui l'ampliamento dei part time (19 orizzontali, il 20% degli addetti alla produzione) e 5 verticali oltre ad un nuovo sistema di rilevazione e misurazione della professionalità.
«Quando non si è d'accordo occorre dirlo per tempo e nelle sedi opportune. Quanto avvenuto è grave. Non perché sia impedito di pensarla diversamente, ma nelle modalità e nei tempi con cui ciò è avvenuto» tuona Zappa che parla di «mancanza di rispetto che scredita a nostro avviso la Fiom verso i lavoratori, verso l'azienda e verso la stessa Confindustria». Parole pesanti che fanno capire il clima teso che si respira all'interno dei sindacati dei metalmeccanici anche in provincia di Como, riflesso inevitabile delle divisioni a livello nazionale. La prova della tenute delle relazioni si avrà oggi al tavolo della trattativa sui contratti di solidarietà alla Sisme di Olgiate Comasco. Altro fronte "caldo" che nel precedente incontro aveva visto Cisl e Cgil schierate fianco a fianco nel rigettare le proposte dell'azienda.
Elvira Conca

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