Cantù, che confusione
con le scuole e la neve

Il sindaco ha firmato un'ordinanza che chiudeva le scuole in caso di nevicata: ieri mattina decine di richieste di spiegazioni negli istituti, rimasti aperti

CANTU'  L'ordinanza del sindaco Tiziana Sala sulla possibile chiusura delle scuole – non una decisione ferma, quanto piuttosto un'eventualità legata alla presenza o meno di precipitazioni nevose, lasciata alla personale verifica di ciascuno a pochi minuti dalla prima campanella – ha sparso manciate di confusione. Ieri, a Cantù, la neve non è scesa. Nonostante questo, e in assenza di chiarezza nel documento diffuso il giorno prima, per molti, qualche minuto prima delle 8, rimaneva valido un interrogativo: le scuole della città saranno aperte o chiuse? Per il sindaco, un'altra ordinanza non era possibile. Il problema, se le modalità resteranno identiche, si ripresenterà la prossima volta.
Con l'emergenza neve rientrata già nel pomeriggio di martedì, come recitava l'indicazione della prefettura di Como, rimaneva da capire cosa sarebbe successo a Cantù l'indomani. «Il sindaco – il testo dell'ordinanza, trasmessa alle scuole nella mattinata di mercoledì – qualora il protrarsi delle condizioni meteorologiche a carattere nevoso dovesse interessare l'intera giornata odierna (mercoledì, ndr) e perdurare nella giornata di domani (ieri mattina, ndr), ordina la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, operanti nel Comune di Cantù, per il giorno 2 dicembre». In sostanza, un'indicazione di massima. Senza considerare un aspetto: chi abita fuori città, insegnanti compresi, avrebbe dovuto conoscere, in tempo pressoché reale, la condizione meteo sopra la propria scuola.
«Ho preso il testo e l'ho girato così com'era alle classi – dichiara Carlo Mitrione, dirigente del comprensivo Cantù 1 – affinché gli stessi genitori potessero rendersi conto di quanto scritto dal sindaco. A noi, ha creato soltanto confusione». «Il testo ha messo molti in subbuglio – l'esordio del vicepreside, il professor Alberto Lizzul, scuola media «Anzani» – nella mattinata, abbiamo ricevuto decine di telefonate, circa una trentina, da parte di genitori che chiedevano se la scuola fosse aperta oppure no». Si limita a riferire qualche perplessità personale il dirigente del Cantù 3, Vincenzo Iaia. «Nell'ordinanza non c'erano molti dettagli. Neve, ma quanta neve? Quanti centimetri? Comunque, non mi risultano problemi particolari».
Per il primo cittadino, altre modalità erano impossibili. «Mi rendo conto che il ragionamento sia contorto – ammette il sindaco Tiziana Sala – ma non c'era altro modo per emettere quell'ordinanza. Non può essere fatta in un modo tassativo, perché deve essere emessa il giorno stesso per il giorno successivo».

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