Mariano: buco da 79 mila euro
I conti alla Pragma fanno acqua

Il Comune diventa socio di maggioranza della società che si occupa della gestione del servizio idrico e scopre subito problemi inattesi - L'assessore Anzani: "Strana situazione, verificheremo come e quando si è verificata"

MARIANO  Il comune di Mariano Comense è diventato il socio di maggioranza della Pragma spa, la società che si occupa della gestione del servizio idrico, con l'anomalia di essere l'unico, tra i 10 soci aderenti, a non avere la proprietà delle reti dell'acquedotto perché conferite anni fa proprio alla società stessa. Ma non è l'unica anomalia: l'altra è emersa l'altra sera in consiglio comunale dove è stata approvata all'unanimità la rimodulazione dei rapporti economici fra i soci della Pragma, operazione necessaria per adempiere alla definitiva liquidazione del partner tecnico Aeb di Seregno. Se nel passato Mariano è stato uno dei pochi comuni a non andare mai in perdita con la gestione dell'acquedotto, adesso di colpo si è trovato ad avere i conti in rosso per 79 mila euro come ha fatto notare la capogruppo del Pd Savina Marelli.
«E' una situazione che stiamo monitorando - garantisce l'assessore al bilancio Marco Anzani -: sembra essersi generata per un diverso sistema di contabilizzazione, ma anche a noi è sembrato strano, per cui stiamo approfondendo il discorso».
Intanto il 23 dicembre davanti al notaio si darà ufficialità alla nuova composizione societaria: liquidando Aeb, una spa, adesso Pragma è diventato un soggetto partecipato interamente dai comuni, quindi dal pubblico. La società di Seregno aveva esternato il suo desiderio di lasciare Pragma perché non interessato al bacino lariano (i comuni soci sono tutti comaschi), in previsione di quello che sarà il destino degli ambiti territoriali omogenei per la gestione futura del ciclo idrico. Tradotto in pratica significa che Mariano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Arosio, Brenna, Carugo, Figino Serenza, Albese con Cassano, Lambrugo e Lurago d'Erba hanno dovuto comprare 7.303 azioni di Aeb (del valore unitario di 51,65 euro per un totale di 377.199,95 euro) di cui la maggior parte di competenza proprio del municipio di piazza Manlio. Mariano, infatti, ha acquistato ulteriori 2.037 azioni di Aeb arrivando così a detenere il 66,075% (25.951 azioni) del capitale sociale pari a un milione e 340 mila euro.
Il metodo scelto per decidere quante azioni ogni comune dovesse assorbire è stato quello del valore degli investimenti effettuati da Pragma sui rispettivi territori e il riscatto delle azioni di quest'ultima ancora detenute da Aeb e quindi in base a questo calcolo la cifra necessaria per chiudere l'operazione è stata pari a 599.795 euro. Mariano ha affrontato la spesa più importante con 167.299 euro (passando dal 60,889% al 66,075% del capitale sociale), Arosio ha investito 39.094 euro (dal 2,791% al 4,003%), Brenna 41.147 euro (dal 2,791% al 4,066%), Carugo 63.240 euro (dal 2,791% al 4,751%), Figino Serenza 63.078 euro (dal 2,791% al 4,746%), Alzate Brianza 53.960 euro (dal 2,791% al 4,463%), Anzano del Parco 40.900 euro (dal 2,791% al 4,059%), Albese con Cassano 37.944 euro (dal 1,258% al 2,434%), Lambrugo 40.819 euro (dal 1,258% al 2,523%) e infine Lurago d'Erba 52.316 euro (dal 1,258% al 2,88%).
Il passo successivo del protocollo d'intesa firmato dai comuni nel marzo dell'anno scorso, sarà quello di far tornare Mariano in possesso delle proprie reti riducendo il capitale sociale, la retrocessione e l'assegnazione a tutti i comuni degli impianti realizzati da Pragma, la sostituzione dei singoli comuni al posto di Pragma per la quota di competenza nelle obbligazioni discendenti dal contratto di finanziamento assunto dalla società per la ricerca delle perdite con un istituto di credito, e infine la riduzione del capitale sociale di Pragma, dove necessario, e l'integrazione da parte dei comuni.

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