Homepage / Cantù - Mariano
Venerdì 17 Dicembre 2010
Vertemate con Minoprio: sul Pgt
scontro su modifiche e Cascina Melli
L'ex assessore sfiduciato Luca Costenaro spara a zero: "Ci state prendendo in giro" - Il sindaco Sironi replica: "Prima approviamo, poi verrà la variante"
VERTEMATE Fallimento della politica urbanistica dell'attuale maggioranza, e scelte che premiano un solo imprenditore, danneggiando invece i tanti cittadini che da vent'anni attendevano di veder resi edificabili i propri terreni, la denuncia delle minoranze. Almeno fino a che non sarà stata ottenuta la variante in Provincia che il sindaco Roberto Sironi ha assicurato essere il prossimo obiettivo.
Il tormentato piano di governo del territorio mercoledì sera è approdato in consiglio comunale. E ad attenderlo ha trovato una sala inconsuetamente gremita e le opposizioni più agguerrite del solito. All'ordine del giorno, la delibera con la quale l'amministrazione prende atto dei provvedimenti da prendere a seguito della sentenza del luglio dell'anno scorso. Ovvero, la necessità di applicare molti cambiamenti al piano in questione. Nel luglio del 2009 infatti la sentenza emessa dal tar di Milano diede ragione al settore tecnico della Provincia di Como, che impose al documento vertematese, per essere compatibile con il piano territoriale di coordinamento provinciale, di recepire delle modifiche, tra cui l'eliminazione di 60 mila metri quadrati d'espansione edilizia e il vincolo della zona boschiva – la Boschina - destinata al polo dei Servizi, tra Vertemate e Minoprio, dove sarebbero dovute approdare tra le altre cose una palestra e una casa di riposo. Tutto eliminato, a partire dai 40 mila metri quadrati di residenziale nella zona di Minoprio.
Con un'eccezione però. Ovvero l'area di circa 16.000 metri quadrati sotto Cascina Melli, attualmente allo stato agricolo, per la quale è ancora prevista la trasformazione in zona produttiva e dove, ha spiegato l'assessore all'urbanistica Riccardo Pellizzari «verrà aperta una tessitura che darà lavoro a 25 o 30 persone e dare nuove opportunità di lavoro in un momento simile è di prioritaria importanza». Di parere molto diverso le minoranze, che hanno fortemente criticato questa scelta che a loro avviso penalizzerebbe molti per gratificare il singolo. «Dopo tanti soldi pubblici spesi inutilmente, 300.000 euro – ha sottolineato Fiorenzo Benzoni di Cambia con Noi – Il Comune avrà un pgt nato vecchio, redatto dal tribunale e che priva il paese del polo dei servizi. Come mai tanta attenzione nei confronti di quest'area e non invece dei proprietari di quelle di Minoprio dove non potrà sorgere nessuna casa perché rimarranno agricole? Perché ci sono cittadini di serie A e di serie B? La tutela degli interessi generali passava dalla revoca della delibera del pgt bocciato dal tar, occorreva l'umiltà di negoziare con la Provincia». Una lamentata incapacità di avere rapporti proficui con Villa Saporiti evidenziata anche da Guido Monti di Nuova Vertemate: «L'unica cosa che siete riusciti a portare a casa in sei anni è un'area industriale al confine con Bulgorello. E basta. Invece al primo posto ci sarebbe dovuta essere la tutela delle richieste dei cittadini». All'esordio nel ruolo di consigliere indipendente l'ex l'assessore ai lavori pubblici Luca Costenaro. Esordio molto duro, paventando il rischio di futuri riscorsi da parte dei cittadini e accusando approssimazione: «Siamo qui un'altra volta a prenderci in giro, o meglio voi state cercando di prenderci in giro. La sentenza dice di eliminare quelle aree e voi ne salvate una soltanto. Ma non possiamo far finta di nulla se si tolgono i propri diritti ai cittadini, uno escluso».
La risposta del sindaco non si è fatta attendere. «La via che intendiamo percorrere è chiara - conferma Sironi - approvare quanto prima il pgt e poi chiedere una variante al piano territoriale provinciale per far rientrare anche quelle aree che oggi abbiamo dovuto stralciare». Ovvero i 40 mila metri quadrati di residenziale a Minoprio, la cui eliminazione avrà messo di malumore parecchi. «Questo ha accontentato al 90% le richieste dei cittadini, recependone le osservazioni – conclude – riconferma le previsioni fatte e la Provincia, seppur via fax, s'è detta soddisfatta delle modifiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA