Case Aler: assedio dei morosi
Per gli affitti buco da due milioni

Più di due milioni e 300mila euro di canoni d'affitto non pagato e da riscuotere, ma nonostante questo bilancio in attivo di 66mila euro e i fondi destinati agli investimenti. È questa la sintesi dei conti dell'Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale).

COMO Più di due milioni e 300mila euro di canoni d'affitto non pagato e da riscuotere, ma nonostante questo bilancio in attivo di 66mila euro e i fondi destinati agli investimenti. È questa la sintesi dei conti dell'Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale), totale emanazione della Regione Lombardia e con alle spalle una storia che parte nel 1926, quando a Como fu costituito un "Istituto Autonomo Case Popolari di Como" con il primo fabbricato costruito in via Anzani al civico 32 a cui seguirono via Pessina e via Italia Libera (dove oggi c'è la sede). E nel 1997 il vecchio Iacp è diventato Aler.
Nel dettaglio nel 2009 la morosità era di un milione 428mila euro mentre il dato che somma tutti gli esercizi precedenti è di 846mila euro. Nel 2009 sono stati inviati 1.431 solleciti di pagamento. Il passo successivo è la messa in mora (676 casi). Ci sono poi la trasmissione delle pratiche agli avvocati e 115 si sono concluse con lo sfratto esecutivo. In 149 situazioni sono stati concordati pagamenti rateali. Dodici gli sfratti eseguiti. Nel bilancio consuntivo si stima che nel 2009 «la morosità corrisponde al 12.71% dell'emesso per canoni e spese», cioè 11milioni 241mila euro.
Complessivamente l'Aler ha 2.854 alloggi di proprietà e nel gestisce 1.250 per conto dei Comuni. L'anno scorso si sono conclusi nuovi interventi nella zona del Bassone con 30 nuovi appartamenti e sono in dirittura d'arrivo altri 30 in via Alebbio, nell'ex scuola. E i prossimi interventi riguardano l'ex Tintoria Lombarda e via San Bernardino da Siena, limitandosi a Como città. Solo per la manutenzione straordinaria sono stati spesi oltre un milione di euro a cui ne vanno aggiunti due per la manutenzione ordinaria. Tra tutte le varie voci come edilizia già esistente, progetti per nuovi insediamenti, gestione delle graduatorie e contributi vari, l'Aler ha mosso nel 2009 qualcosa come 101 milioni di euro (106 l'anno precedente).
E la politica? Non ha certamente compensi limitati a gettoni di presenza. Il cda ha infatti indennità sovrapponibili a stipendi medi. E perfino più alte. Il consiglio di amministrazione "brucia" ogni anno circa 200mila euro (56mila il presidente, 28mila il vice e 22mila ciascuno dei cinque consiglieri) e, va detto che seduti al tavolo, ci sono amministratori in carica o ex amministratori in Comuni. Alla cifra per gli stipendi (nessun rimborso, salvo i quasi 3mila euro chiesti dal presidente) si deve aggiungere quella per il collegio sindacale per un totale di 61mila euro.
Gisella Roncoroni
Paolo Moretti

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