Natale al risparmio
per giochi e tavola

Il pranzo di Natale è il pranzo per eccellenza e, anche in momenti di crisi, le famiglie sono pronte a mettere mano al portafoglio, cercando però di risparmiare. Per attirare i clienti i supermercati hanno scontato il 70% dei prodotti negli scaffali, anche se il conto finale è sempre elevato e bisogna stare attenti.

COMO Il pranzo di Natale è il pranzo per eccellenza e, anche in momenti di crisi, le famiglie sono pronte a mettere mano al portafoglio, cercando però di risparmiare. Per attirare i clienti i supermercati hanno scontato il 70% dei prodotti negli scaffali, anche se il conto finale è sempre elevato e bisogna stare attenti. Nessuno può più concedersi le tavole imbandite di prelibatezze come negli altri anni. A Como oltretutto si risparmia più che a Bergamo e Brescia. Una famiglia "moderna" con un solo bambino arriverà a spendere 367 euro  per i classici guanti e cravatta accompagnati da console e videogiochi: si risparmia a Monza e, si spende di più a Brescia e a Varese (quasi 440 euro e 402 euro). E per mamma e papà la sorpresa porta ad una spesa media di 150 euro contro i 145 euro della Lombardia. A Como infatti l'intramontabile pigiama invernale da uomo costa in media poco meno di 35 euro, mentre quello da donna arriva a 34, i guanti antifreddo (62 euro) e la classica cravatta (20 euro). Per gli stessi prodotti si risparmia a Monza (109 euro) e a Brescia (131 euro), si spende di più a Varese (209 euro). Anche se in realtà sono tantissime le famiglie che i guanti li cercano al mercato o nei negozi di merceria a 10 euro.
Sono questi alcuni dati rilevati dalla Camera di Commercio di Monza Brianza sulle rive del Lario dove la spesa per i generi alimentari è low cost e il risparmio è assicurato: si arriva anche ad una compressione del 5,3%. Incredibile ma vero, Como diventa inoltre il paradiso anche per l'High tech, sul Lario infatti è più conveniente acquistare prodotti elettronici con risparmi fino al 24,2%. Meno gratificante la spesa per il fashion che, rispetto agli altri capoluoghi, è maggiore del 4,5% sulla media dei prezzi regionali, stessa sorte anche per i giochi tradizionali che incidono negativamente sul bilancio delle famiglie con un maggiore costo che arriva al 2,7% e una media di 238 euro. Una spesa che arriva a qualche centinaia di euro se per una bimba non può mancare la classica bambola (circa 14 euro) e un gioco per neonati (poco più di 9 euro) e per il fratellino più grande una bicicletta (136 euro) e un pallone da calcio (circa 16 euro), oltre ai regali per giocare insieme in famiglia (64 euro per un puzzle, un gioco di società e le costruzioni). Diventa invece paradiso dei giocattoli Brescia con 208 euro di spesa, mentre, oltre a Como, Bergamo non è certo concorrenziale con i 258 euro. A Monza le sorprese per i bambini valgono 248 euro. E per mamma e papà si arriva ad una spesa media in Lombardia di 145 euro. A Como si spende invece 149 euro, tra l'intramontabile pigiama invernale (da uomo 34,58 euro, da donna 33,63 euro), i guanti antifreddo (62 euro) e la classica cravatta (19,50 euro). Per gli stessi prodotti si risparmia a Monza (109 euro) e a Brescia (131 euro), si spende di più a Varese (209 euro).

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