Mariano, per gli orti comunali
c'è il regolamento, non i terreni

La polemica scatenata in consiglio da Paolo Pedrana della Dc: «Arrivate in aula senza nemmeno una cartografia che indichi su che parte di città stiamo ragionando». La replica dell'assessore Serafino Novati: «Per quanto riguarda le aree, al momento siamo ancora in fase di individuazione»

MARIANO La concretizzazione dell'iniziativa degli orti urbani fa un ulteriore passo in avanti accompagnato, però, da un polverone di polemiche. La seduta di consiglio comunale che nei giorni scorsi ha approvato il regolamento che avrà il compito di gestire i rapporti tra l'amministrazione, proprietaria delle aree e i cittadini che potranno divertirsi con semine e raccolti (fiori e frutti sono esclusi dalla coltivazione), ha scatenato la dura protesta del capogruppo della Dc, Paolo Pedrana.
Non tanto sull'iniziativa in sé («figuriamoci, l'avevamo proposto noi nel nostro programma elettorale»), ma sul metodo utilizzato dalla maggioranza di centrodestra per presentare il progetto. In particolare il fatto che nel regolamento non fossero indicate le aree dove effettivamente si potrà dare corso alle coltivazioni: «Arrivate in aula senza nemmeno una cartografia che indichi su che parte di città stiamo ragionando e questo perché non siete ancora a riusciti a concludere niente sul Pgt – ha sostenuto l'esponente di minoranza –: dopo 6 anni non avete in mano niente e noi stiamo ragionando sul nulla. Perché, poi, anche questo argomento, come tanti altri, non è passato dalla commissione? Allora cosa le avete nominate a fare? Possibile che dobbiate sempre fare le cose a gambe all'aria?». L'assessore all'ambiente, Serafino Novati, ha spiegato che «per quanto riguarda le aree, al momento siamo ancora in fase di individuazione: ipotesi ce ne sono in via Segantini, ma non è l'unica per cui appena avremo scelto quella più idonea e il canone che i cittadini dovranno versare, la giunta ufficializzerà i provvedimenti che sono completamenti separati e indipendenti dal regolamento».

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