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Lunedì 10 Gennaio 2011
Mariano, ladri acrobati in città
Fuga e minacce con un coltello
L'episodio è avvenuto sabato sera in via San Martino. «Dopo essere stati da mia zia, stavano provando a entrare in casa di mio cognato. Li ho visti sul balcone. Mi hanno detto "siamo amici", ma io ho chiamato i carabinieri. Mi hanno puntato contro il coltello, con fare minaccioso, e sono scappati»
I ladri sono arrivati verso le 19, in una palazzina a due piani, al civico 40. Probabilmente, si sono arrampicati su due lunghe sbarre di ferro, saldate tra un balcone e l'altro. Arrivati al primo piano, hanno sfasciato la finestra. E hanno iniziato a cercare preziosi, mettendo a soqquadro la casa. Questo, mentre i residenti stavano partecipando alla messa serale, nella chiesa di Santo Stefano. Bottino non da poco ma ancora da quantificare. Sono spariti infatti diversi gioielli, per un presunto valore di qualche migliaia di euro. Al piano terra, l'altra famiglia era in casa: una coppia di pensionati, con la mazza da baseball dietro la porta, tenuta a portata di mano per ogni evenienza. Non si sono resi conto di quanto stava accadendo di sopra.
I ladri hanno quindi scavalcato la recinzione e sono entrati nello stretto cortile a fianco, fra le case più vicine al Moe's. Saliti sul balcone, ancora al primo piano, sono stati sorpresi proprio dal nipote della coppia derubata poco prima. «Dopo essere stati da mia zia, stavano provando a entrare in casa di mio cognato, l'appartamento sopra il mio – dice Oscar De Faveri, presidente del Club Culturale Campeggiatori Cantù – stavo tornando da Como, con un mio amico camperista. E' stato lui a dirmi «ma chi c'è sul balcone?». Pensavo a uno scherzo. E invece ho visto i ladri». De Faveri ha lanciato un «chi va là». «Ho chiesto chi fossero, cosa facessero – prosegue – e loro mi hanno risposto: "Siamo amici". «Amici un bel niente. Voi siete ladri, adesso chiamo il 112», ho detto io. Sono saltati giù dal balcone, un volo di quattro metri come se niente fosse. Erano vestiti con jeans, maglione e scarpe da tennis, senza giaccone. Penso che siano stranieri, dell'Est Europa. Avevano un manganello e un coltello. Mi hanno puntato contro il coltello, con fare minaccioso, e sono scappati». Uno scatto, la Clio in fuga.
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