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Giovedì 27 Gennaio 2011
Val Mulini, autosilo da11 milioni
Restano i costi ma è un fantasma
Si è infranto in cinque anni il sogno costato poco meno di 11 milioni di euro dell'autosilo Val Mulini a Como. Cinque anni fa, infatti, si prospettava la realizzazione proprio in Val Mulini di una stazione della metropolitana leggera, destinata a restare solo un disegno sulla carta
Degli oltre 5 milioni spesi, Palazzo Cernezzi ha visto per ora soltanto 540mila euro, cioé la quota che la Como Servizi Urbani (la partecipata del Comune che ha in gestione il parcheggio) ha versato all'amministrazione in base al contratto di concessione: nel dettaglio 50mila euro nel 2006, 110mila nel 2007, 120mila nel 2008, 230mila (ma avrebbero dovuto essere 130mila) nel 2009 che potrebbe quindi comprendere, quando verrà stilato il bilancio, anche il contributo per il 2010. E quest'anno il Comune, ma nemmeno Csu, vedranno soldi. I dati degli accessi dalla chiusura dell'ospedale Sant'Anna parlano chiaro: nel novembre del 2009 gli ingressi erano stati 26.383, crollati a 6.049 nel novembre del 2010 (a nosocomio chiuso e solo con gli ambulatori).Ancora peggiore il dato di dicembre: dai 39.320 ingressi del 2009 si è passati ai 5.212 del 2010. Il futuro è nerissimo e l'autosilo vuoto rischia di portare in rosso il bilancio di Csu, senza contare i mancati incassi per il Comune. Le spese di gestione della struttura, ammontano a circa 343mila euro l'anno e se si tiene conto che nel 2010 con il parcheggio sfruttato per nove mesi l'incasso è stato di 450mila euro di cui 130mila da versare all'amministrazione, è chiaro che la situazione finanziaria è drammatica. Non ci sono nemmeno prospettive a breve termine, visto che per la cittadella sanitaria che dovrebbe sorgere sull'area del vecchio Sant'Anna, i tempi saranno lunghi (dai 7 anni in su).
La questione verrà posta ora a Palazzo Cernezzi che rischia di ritrovarsi con una costosissima quanto inutilizzata cattedrale nel deserto. Non può che ammettere che la situazione è difficile il presidente di Csu Mariano Montini: «Chiederemo al nostro concessionario (il Comune, ndr) una riduzione drastica se non l'azzeramento del canone di utilizzo. Se non c'è entrata del resto non ci può essere neanche uscita. Ci dobbiamo far venire delle idee per vedere come rilanciare la struttura, ma non è facile: quello è un parcheggio e non si può utilizzare per altro. In più i tempi prima che ci sia qualcosa all'interno del Sant'Anna non saranno brevi: si dovrà soffrire. Un'azienda non può sobbarcarsi un onere non giustificabile economicamente».
Gisella Roncoroni
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