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Domenica 30 Gennaio 2011
Consiglio ancora sotto assedio
In aula i residenti di Civiglio
Stasera promettono di invadere Palazzo Cernezzi per contesteranno la maxi antenna di sessanta metri e la "svista" nel piano regolatore che non ha previsto il vincolo paesaggistico per le aree montane
COMO - «Torniamo a invadere il consiglio comunale. E ci portiamo anche i bambini». I genitori dell'asilo e della scuola primaria di Civiglio suonano la carica: stasera si presenteranno a Palazzo Cernezzi per contestare la clamorosa "dimenticanza" del Piano regolatore (non sono state vincolate la aree sopra gli 800 metri, come invece previsto dalla Regione fin dal 1985) che ha come più tangibile conseguenza il costruendo traliccio di 60 metri in via alle Colme.
Proprio per questa sera aveva annunciato un nuovo intervento sul tema la consigliera della lista Per Como, Roberta Marzorati. Ed è sempre lei, nel gruppo «No al ciclope di Brunate» su Facebook, a sollecitare un'ampia mobilitazione, dopo che, in pochi giorni, si sono accavallate la "scoperta" della lacuna nel piano regolatore (fatta dalla nuova dirigente del settore Ambiente, che ha pure chiesto un parere alla Regione circa la legittimità del Prug medesimo) e la notizia che il Tar ha dato ragione a Radio Kappa, autorizzandola a riprendere i lavori di costruzione della mega antenna. «Nel piano regolatore del Comune di Como del 2001 si sono dimenticati di mettere la zona del ciclope come zona a vincolo ambientale! Dieci anni per non accorgersi dell'incongruenza con il piano paesistico della Regione Lombardia, dove la zona del Ciclope figurava ambito ad elevata naturalità della montagna! Dieci anni fino a quando una pediatra come me se ne accorge, cliccando su "vincoli regione Lombardia", una pediatra! Ma dov'erano quelli che avrebbero dovuto accorgersene?». Questo l'incipit del messaggio con cui la Marzorati invita tutti a protestare questa sera alle 20.15 in Consiglio comunale. «Vergogna! - tuona la Marzorati - Dieci anni e intanto il Tar ha dato ragione a Radio Kappa, che il permesso l'ha avuto perché il Comune gliel'ha dato, Comune che ha agito con estrema superficialità...». «Ora il comune deve ritirare quell'autorizzazione»: questa la richiesta che verrà ribadita stasera in aula dalla consigliera di minoranza supportata dai cittadini "anti traliccio". Nei prossimi giorni, a Civiglio è annunciato un nuovo incontro con l'avvocatessa, Micaela Bianchi, che sta seguendo gli sviluppi legali della vicenda: i residenti, che le hanno conferito l'incarico, non intendono mollare. Ed attendono per i prossimi giorni una troupe della Rai per dare eco nazionale al nuovo "scandalo" comasco. Su Facebook c'è chi, inevitabilmente, lo mette in relazione con il precedente del muro sul lungolago. «Che vergogna... - scrive Alessandra Pusterla - Sempre in merito alle spettanze di personaggi che millantano di essere dei professionisti e che invece sono solo delle sanguisughe! Li paghiamo e gli diamo anche i bonus per l'opera svolta. Basta! Chiediamo di pagare delle penali sul loro operato, che siano loro in prima persona a sostenere il costo di quello che fanno».
Pietro Berra
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