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Giovedì 03 Febbraio 2011
Muore a 42 anni d'infarto
sotto gli occhi della madre
Si era appena alzato e si stava preparando per andare da Como a Lugano, dove lavorava. Ha sentito un dolore al petto. si è seduto sulla poltrona pensando che non fosse niente di grave. La madre gli ha portato il caffè e l'ha trovato già senza vita
«Io vivo a Grandate - racconta Gianluigi, uno dei fratelli -. Sono stato il primo ad arrivare e ho visto i volontari del 118 che tentavano di rianimarlo. Gli hanno fatto il massaggio cardiaco. Si sono alternati in sette-otto per un'ora, nel tentativo estremo di salvarlo. Ma non c'è stato niente da fare. Il cuore aveva già ceduto. Non aveva più battito e quindi non hanno potuto neanche usare il defibrillatore. Mi hanno spiegato che si chiama infarto massivo. Il cuore cede e non si può più fare niente». Patrizio è morto sotto agli occhi della mamma Teresa.
«Amava gli sport estremi ed era un ragazzo molto buono - ricorda ancora Gianluigi -. È stata una fatalità che nessuno poteva prevedere. Anche al mattino, quando si è sentito male, né lui né la mamma hanno pensato che potesse trattarsi di qualcosa di serio, e invece poi l'ha trovato lì sulla poltrona esanime». Patrizio Tarzi lavorava a Lugano per una ditta di prodotti farmaceutici. Aveva fatto i tre mesi di prova e l'avevano confermato. Era uno dei suoi primi giorni di lavoro da assunto.
Anna Savini
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