Delitto di Valbrona
Il pm: "Ergastolo per D'Elia"

Nessuno sconto per l'uomo accusato dell'omicidio del rivale, Antonino Correnti, nel febbraio di un anno fa. Dieci anni la richiesta per il figlio. Il 15 febbraio la sentenza

VALBRONA - Carcere a vita. Nessuno sconto per Carlo D'Elia, l'uomo accusato di aver accompagnato il figlio all'appuntamento con l'omicidio del rivale, Antonino Correnti, nel febbraio di un anno fa. È pesantissima la richiesta di condanna avanzata martedì mattina, nella sua requisitoria, dal pubblico ministero Massimo Astori. Il magistrato ha chiesto la condanna, per concorso in omicidio e rapina, anche del figlio di D'Elia, Emiliano, anche se la pena sollecitata al giudice delle udienze preliminari, Luciano Storaci, è stata decisamente più mite: 10 anni di reclusione.
Secondo il titolare dell'inchiesta Carlo D'Elia, 58 anni, merita il massimo della pena, pur in presenza del rito abbreviato, che consente uno sconto di un terzo della condanna complessiva. E questo in virtù delle aggravanti: la premeditazione dell'omicidio, la recidiva infraquinquennale dell'imputato - finito nei guai con la giustizia non molto tempo prima del delitto - e la rapina ai danni della vittima, derubato del portafoglio contenente tra i 300 e i 400 euro mentre esalava l'ultimo respiro, dopo il colpo di pistola fatale.
Il giudice delle udienze preliminari, al termine di arringhe e requisitoria, ha aggiornato l'udienza al prossimo 15 febbraio per quando è attesa la sentenza.

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