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Giovedì 10 Febbraio 2011
Bancarelle con il cibo sfrattate
"Allora proibitele anche ai Balocchi"
In piazza San Fedele non si possono più vendere cibi o bevande. "Solo mangiarli", dice l'assessore. Ma intanto Confesercenti protesta: "Perchè si possono vendere prodotti tipici in piazza Cavour durante la città dei balocchi?"
Il provvedimento finito al centro del dibattito prevede, in sintesi, il divieto di utilizzare piazza San Fedele «per mercatini che vendano o somministrino bevande», con l'obiettivo di «migliorare il decoro urbano». E lo stesso vale per piazza Duomo, Cavour e Volta, salvo «iniziative di elevata e comprovata qualità», mentre non verranno date autorizzazioni (in nessun punto della città) per il mese di dicembre, «fino alla definizione dell'eventuale manifestazione natalizia promossa dall'assessorato al Turismo». Proprio quest'ultimo aspetto finisce nel mirino di Confesercenti: «Significa che ancora una volta, se ci sarà la “Città dei balocchi” come avviene da 17 anni a questa parte, vedremo spuntare decine di venditore di formaggio e salame nel bel mezzo di piazza Cavour, in pieno periodo natalizio – commenta il numero uno dell'associazione, Sergio Ferrario – Non mi sembra giusto. Io non discuto la decisione di vietare i mercatini alimentari in piazza San Fedele, ma chiedo al Comune di essere coerente: se il divieto vale per piazza San Fedele, deve valere anche per piazza Cavour e a maggior ragione sotto Natale. Dicono che è una questione di decoro, ma il decoro non serve anche in piazza Cavour? Non è una zona di pregio? Le regole devono essere uguali per tutti». Parla di fuga in avanti, invece, il consigliere comunale Luigi Bottone (Autonomia liberale): «Gli assessori si alzano al mattino e ogni giorno ne inventano una nuova, senza che se ne discuta in consiglio – tuona – Non si può continuare con un simile andazzo, in questo caso a scapito di gente che chiede solo di poter lavorare. E poi perché si fa un'eccezione per piazza Cavour?». L'assessore Sosio chiarisce così la novità del divieto in piazza San Fedele: «L'anno scorso tra aprile e maggio c'erano dei gazebo tutti colorati e oscuravano addirittura la basilica. Inoltre, chi vende cibo si presenta con enormi contenitori e strutture invasive. Non è un bel vedere, non vogliamo la città della salamella. Resterà, invece, il mercatino che vende oggetti, bigiotteria e giocattoli, perché ha un impatto minore. Per le bancarelle di generi alimentari ci sono altri spazi disponibili, come i giardini a lago e la zona lungo le mura tra viale Varese e viale Battisti».
Mi. Sa.
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