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Lunedì 21 Febbraio 2011
Balocchi, affare da mezzo milione
E il Comune non passa all'incasso
Un'operazione da 500mila euro, finanziata all'85% da sponsor privati. I numeri compaiono nel bilancio della 17esima edizione di "Como città dei balocchi", la manifestazione che ha animato la città nel periodo natalizio
COMO Un'operazione da 500mila euro, finanziata all'85% da sponsor privati. I numeri compaiono nel bilancio della 17esima edizione di "Como città dei balocchi", la manifestazione che ha animato la città nel periodo natalizio. A chiedere lumi al Comune sulla gestione dell'evento, con una serie di interpellanze, erano stati i consiglieri della lista Per Como, Mario Molteni e Roberta Marzorati. Ma le risposte ottenute da Palazzo Cernezzi soddisfano solo in parte i due esponenti dell'opposizione: «Non è stata fatta chiarezza - sottolinea Marzorati - sui mancati introiti per l'amministrazione legati alle agevolazioni sui canoni concesse agli organizzatori (il Consorzio Como Turistica, ndr)». Sono rimaste inevase anche le domande sui «nominativi delle strutture professionali cui è stata affidata la gestione» e su «quali associazioni di solidarietà beneficeranno dell'eventuale utile» e «con quale criterio siano state scelte».
I documenti forniti ai consiglieri consentono di scoprire dettagli interessanti sul piano finanziario e sul bilancio. Le casette posizionate in piazza Cavour per la vendita di generi alimentari, per esempio, hanno fruttato ben 50.830 euro, cifra quasi dieci volte più alta rispetto all'affitto minimo stabilito (500 euro a casetta). Per l'occupazione di suolo pubblico nella stessa piazza Cavour (mercato del tipico) il Consorzio ha versato al Comune 6.991 euro più 133 euro di tassa rifiuti, da sommare ai 1.477 euro (più 143 euro di Tarsu e 37 di diritti di segreteria) per la locanda della Città dei balocchi: totale 8.882 euro. Nemmeno un euro sono costati, invece, gli spazi per la pista di pattinaggio, le animazioni e gli spettacoli gratuiti: «Sono da considerarsi esenti dal pagamento del canone di concessione - spiega Palazzo Cernezzi - in quanto il Comune è promotore della manifestazione». Esenzione totale anche per la tariffa sulle pubbliche affissioni, «trattandosi di comunicazione istituzionale».
Per la giostra in piazza Volta e la ruota panoramica ai giardini a lago i canoni sono stati invece pagati dai singoli esercenti (rispettivamente 851 e 551 euro). Il valore complessivo della manifestazione è stato quantificato in 500.302 euro, il Comune ha contribuito con 35mila euro (come da tre anni a questa parte), la Provincia con 40mila euro e sponsor privati hanno garantito circa 425mila euro. La voce «uscite» del bilancio è composta da 113.905 euro per pubblicità e promozione, 120.490 euro per allestimento, 95.033 euro per consulenti e personale tecnico, 68.050 euro per organizzazione e segreteria, 50.830 euro per affitto locali, 13.450 euro per assicurazioni e trasporti, 9.180 euro per il personale di custodia e 29.362 euro per «altre uscite».
Resta aperto, intanto, il contenzioso nato dal ricorso al Tar presentato dall'associazione Primavera musicale di Dongo, seconda classificata nella graduatoria stilata dal Comune per decidere a chi affidare l'evento natalizio. Nel mirino era finito da un lato il fatto che l'aspetto economico-finanziario non fosse stato tenuto in debita considerazione nell'assegnare i punteggi, dall'altro il periodo troppo limitato tra la pubblicazione del bando e la scadenza del termine per presentare il progetto (13 giorni), cosa che avrebbe favorito chi da 17 anni gestisce la manifestazione. Il primo round era andato al Consorzio (il Tar aveva respinto l'istanza di sospensione), ora si attende la discussione nel merito.
Michele Sada
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