Chiede i danni per una buca
Condannato a sorpresa

Avrebbe voluto essere risarcito dal Comune di Como, responsabile del pessimo stato di manutenzione di strade e marciapiedi (ormai cronico), ma finirà per pagare quasi undicimila euro di spese legali.

COMO Avrebbe voluto essere risarcito dal Comune, responsabile del pessimo stato di manutenzione di strade e marciapiedi (ormai cronico), ma finirà per pagare quasi undicimila euro di spese legali.
È l'epilogo - se non sorprendente senz'altro curioso - di una causa civile intentata contro l'amministrazione comunale da un malcapitato passante che il 6 maggio del 2005, spingendo a mano la sua bicicletta sul marciapiede in porfido che costeggia i giardini pubblici in viale Rosselli, inciampò in una buca facendosi piuttosto male.
Al tribunale di Como chiedeva pertanto 8500 euro a titolo di risarcimento per danni biologici e patrimoniali. La conclusione del giudice Vito Febbraro è, in sintesi estrema, la seguente:le buche, effettivamente, c'erano, tre belle buche larghe circa 40 centimetri ma tutt'altro che nascoste, il che impediva e impedisce di parlarne in termini di «trabocchetto»; le condizioni precarie del marciapiede erano - scrive sempre il giudice - «evidentissime» e pertanto chi lo percorreva avrebbe dovuto «adottare una minima attenzione»; «l'evento si è verificato non già in condizioni di visibilità precarie ma senz'altro più che ottimali»;e infine: «il percorrere una strada palesemente non in ottime condizioni impone una minima, ripetesi attenzione nell'incedere manifestandosi palese la possibilità di cadere o perdere un equilibrio». Insomma, secondo il tribunale la vittima del rovinoso scivolone avrebbe dovuto fare maggiore attenzione a dove metteva i piedi. La sentenza costituisce, evidentemente, un precedente importante, a maggior ragione se si considera lo stato di conservazione delle strade e dei marciapiedi della città, la cui precarietà è diventata quasi proverbiale. Vero è che la maggior parte delle domande di risarcimento riguarda in genere danni riportati da autoveicoli, ma in passato non sono mancate anche cause per cadute di pedoni. L'amministrazione è comunque sempre "sotto tiro". Gli ultimi dati disponibili risalgono alla scorsa primavera: in un anno quasi 500 contribuenti avevano chiesto un risarcimento danni per buche, per un ammontare complessivo di circa 480mila euro. Lo avevano ottenuto in media uno su quattro, per un esborso complessivo, da parte delle casse dell'amministrazione, di circa 110mila euro.
St. F.

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