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Giovedì 03 Marzo 2011
Ecco la stangata sulle tariffe
A Carugo aumenti fino al 30%
La giunta comunale ha deliberato tutta una serie di aumenti per diversi servizi a domanda individuale. Nel mirino, ad esempio, lo scuolabus, la mensa scolastica e l'utilizzo degli impianti sportivi. Ma gli incrementi riguarderanno anche l'assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili
Nel dettaglio le novità saranno queste: per quanto riguarda lo scuolabus sono state introdotte due fasce Isee, la prima fino a 7mila euro e la seconda da 7.001 euro in su. Se adesso le famiglie pagano 20 euro al mese, da settembre dovranno versarne 30 se rientrano nella prima fascia e 35 se appartengono alla seconda; in caso di più figli per tutti sarà applicato uno sconto del 20% e infine è stata prevista, per la prima volta, una tariffa differenziata per i non residenti. Chi viene da fuori paese pagherà 45 euro mensili e non avrà diritto ad alcuna riduzione.
Anche per la mensa è stata applicata una mini-rivoluzione: prima, infatti, era prevista l'esenzione automatica per una fascia Isee fino a 3.900 euro, mentre da 3.901 a 7mila si pagavano 2 euro e da 7.001 in su il buono pasto costava 4 euro: da settembre l'esenzione automatica verrà eliminata confermando, però, gli importi delle fasce Isee. A questo punto chi rientra nella prima fascia pagherà 2 euro a pasto che scende a 1,60 in caso di più figli, alla seconda fascia corrisponderà un costo di 3 euro rispetto ai precedenti 2 euro (2,40 in caso di più bambini che si fermano in mensa) e per chi rientra nella terza fascia il costo è rimasto invariato a 4 euro (3,20 con lo sconto). Anche in questo caso è stata introdotta una tariffa per i non residenti che rimane di 4 euro solo che chi arriva da fuori non avrà diritto ad alcuna agevolazione. Per quanto riguarda i servizi legati al mondo della scuola, c'è stata una rimodulazione anche per le quote dei pacchetti nuoto della piscina intercomunale di Giussano: in sostanza il costo non cambia (4,60 euro a lezione), ma è stato meglio specificato il costo d'ingresso (3 euro) separandolo dal trasporto (1,60 euro); in caso di più figli la quota scende a 3,90 euro.
E ancora, incremento medio del 20% che interesserà l'assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili, l'integrazione delle rette nelle strutture residenziali, i centri educativi, i centri diurni, i pasti a domicilio e il trasporto. In aumento di circa il 20% anche alcune tariffe relative ai servizi e alle concessioni cimiteriali, prevedendo differenze tra residenti e non, e il ritocco di tariffe per l'uso di alcune strutture pubbliche.
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