Villa Geno, ristorante in ferie
E il cancello rimane chiuso

Il problema si ripropone per l'ennesima volta perché il gestore è in ferie. Il Comune scrive ai gestiori diffidandoli a non far riaccadere il disguido. Una cittadina: "Affidatelo a me, gratis"

COMO Il cancello in fondo a viale Geno resta chiuso ancora una volta. E il Comune risponde: «Il gestore era andato in ferie». La vicenda si trascina ormai da anni ed è stata oggetto di una nuova interrogazione del consigliere comunale Alessandro Rapinese che ha chiesto, in sintesi, per quale motivo l'area verde pubblica a due passi dalla fontana di Villa Geno continui a risultare inaccessibile, in alcune giornate. Questa la spiegazione arrivata dal settore Patrimonio di Palazzo Cernezzi: il servizio di apertura e chiusura del cancello viene svolto dall'operatore che ha in gestione il ristorante («da anni ha assunto spontaneamente l'impegno, senza alcun compenso») ma il 18 gennaio scorso - quando si era verificato uno degli episodi finiti nel mirino di Rapinese - il servizio non è stato effettuato in quanto «la società concessionaria aveva temporaneamente chiuso la propria attività per ferie». Il Comune aggiunge che, proprio per questo, è stata inoltrata «una contestazione» (il 28 gennaio l'amministrazione in effetti scrive ai gestori, sottolineando che l'area è spesso off limits e gli orari di apertura riportati sul cartello non vengono rispettati) con l'avvertimento che, «se dovessero ripetersi i disservizi già altre volte rilevati», l'incarico verrebbe affidato a qualcun altro «previo cambio della serratura del cancelletto».
Il problema, in realtà, si è già ripresentato. Lo denuncia, con una lettera a La Provincia, Silvia Berzero: «Domenica 13 febbraio - scrive - il cancello era nuovamente chiuso e una catena impediva il libero accesso al pubblico». Rapinese, a sua volta informato dell'accaduto, durante l'ultimo consiglio comunale è tornato sull'argomento: «A questo punto, dato che il gestore quando va in vacanza non apre alla cittadinanza qualcosa che le appartiene, chiedo che l'incarico venga dato a qualche comasco volenteroso - ha detto - Ce ne sono tanti, sceglietene uno a caso. Oppure sono disposto a organizzare tutto io, ovviamente gratis». Il Comune per ora ha fatto sapere, rispondendo all'interrogazione, che di certo non si potrà affidare il servizio a una ditta, «vista l'esiguità dell'incarico», né è possibile lasciare il cancello sempre aperto «per i possibili utilizzi impropri dell'area» nelle ore notturne. La gestione dell'accesso da parte di un soggetto già presente sul posto viene insomma considerata «la più conveniente» e «si ritiene quindi opportuno continuare ad assicurare il servizio con tali modalità, intensificando i controlli sul regolare svolgimento». «È comunque evidente - concludono da Palazzo Cernezzi - che la materia verrà riesaminata se saranno accertate nuove inadempienze».
Michele Sada

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