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Sabato 05 Marzo 2011
Como scopre i suoi eroi
Al museo un anno di eventi
Visite guidate e letture di documenti a Como per l'anniversario dell'Unità. E dal 17 marzo al 31 dicembre un biglietto unico superscontato
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Una lettura del dipinto “Garibaldi trasporta Anita morente”, copia della celebre tela di Pietro Bouvier firmata P. Brunati: un grande e tragico amore che valorizza, soprattutto, la figura femminile perché, va ricordato, non sono stati solo gli uomini a fare l'Italia. E così anche per l'8 marzo in Pinacoteca e nel Museo storico le donne saranno grandi protagoniste e per l'occasione, anticipa la dottoressa Benedetta Cappi, responsabile dei servizi educativi, «verrà data lettura di rari documenti scelti dal nostro archivio» e tra tutti si segnala la ricostruzione di un'altra storia d'amore per la Patria ma anche tra un uomo e una donna: lui era Luigi Dottesio, lei Giuseppina Bonizzoni che narrò le sue vicende alla «Commissione comense della sezione storia del Risorgimento italiano» costituita appositamente per raccogliere testimonianze dalla viva voce di chi aveva partecipato o era stato testimone di eroiche imprese. Si ricostruiscono, così, le vite di persone che meritano di essere ricordate come Maria Ferretti che si unì ai Cacciatori delle Alpi, unica donna, con il ruolo di “vivandiera”. Si giunge, così, al 17 marzo dove il Museo storico sarà aperto a ingresso libero con due visite guidate nelle sale risorgimentali. Proprio da quella fatidica data parte un'iniziativa molto particolare: si potrà acquistare un biglietto di ingresso cumulativo, al costo di 5 euro che permetterà di visitare tutte e quattro le sedi dei Musei Civici (Museo Giovio, Museo storico, Pinacoteca e Tempio Voltiano). Questo tagliando potrà essere acquistato in una qualsiasi delle sedi museali e dovrà essere utilizzato entro il 31 dicembre 2011. Anche la “Giornata Fai di primavera” arriva in piazza Medaglie d'oro: Palazzo Olginati, che ospita il museo storico, è da conoscere anche come edificio oltre a essere stato uno dei luoghi “della memoria garibaldina”.
Perché nel comasco si è giocata gran parte dei destini di quella che sarebbe stata Italia. Ce lo ricordano dipinti come “Dopo la resa, Como, 22 marzo 1848”: un titolo più adatto a un giornale che a un quadro ma l'autore, Francesco Capiaghi, era presente quando la guarnigione austriaca si arrese in in Piazza Vittoria dopo le Cinque Giornate del marzo 1848 e pur realizzato cinquant'anni dopo, proprio per commemorare quell'evento, è quasi una fotografia dei fatti che verrà esposta nel Salone della Pinacoteca. Lo stesso luogo ospiterà anche un ciclo di conferenze «analizzando alcune opere delle nostre collezioni - spiega ancora la dottoressa Cappi - e offrendo un quadro d'insieme per mettere in risalto il ruolo e il contributo della città di Como nel periodo risorgimentale. Verranno presi in esame i monumenti celebrativi dall'Unità in poi, le trasformazioni del tessuto urbano, le figure di alcuni archeologi/patrioti e il ruolo dell'industria serica nello sviluppo della città». E questo è il calendario del solo primo semestre di attività: altre iniziative si susseguiranno fino alla fine di questo 150° (per informazioni e aggiornamenti consultare il sito museicivici. comune. como.it).
Alessio Brunialti
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Il Museo Garibaldi di Como