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Venerdì 11 Marzo 2011
Valsecchi e' promosso
Test driver della Lotus
Ieri il cominicato ufficiale della squadra, che conferma l'impegno di Davide nelle prove in Australia e Malesia. Davide racconta il test Barcellona: "Sono andato forte, quasi non ho capito come..."
«Sono andato forte - si lascia andare quasi fosse una pudica confessione -. E quasi non so come ho fatto...», sorride umile. «Sono state quattro ore emozionanti. A cominciare dallo spavento iniziale: quando ho visto che pioveva al mattino, e mi sono detto: ecco, addio test!».
Invece...
«Invece la pista si è asciugata. All'inizio non mi trovavo bene. Ma soprattutto, la cosa più difficile, era entrare nell'ingranaggio del team. Sei lì a fare prove, secondo un strategia ben precisa, che tu non conosci a fondo». Dettagli. «All'inizio mi hanno fatto uscire con tanta benzina a bordo. La macchina era difficile da guidare. Poi il sedile è diventato bollente per colpa di sfoghi d'aria del radiatore e ho dovuto tornare ai box».
- Cosa ti passava per la testa?
«Passava il tempo e non sapevo, in condizioni tecniche più favorevoli, se sarei riuscito ad abbassare i tempi. Un po' di tensione c'era. Alla fine, quando mi hanno tolto benzina e messo le gomme più morbide, mi sembrava subito di volare. Mi sono trovato immediatamente a mio agio, mi sembrava di esserci nato, su quella vettura. Nel giro che ho fatto il tempo, ho buttato via qualche decimo nelle prime tre curve, per prudenza. Il giro dopo, il rendimento delle gomme è calato».
- Difficoltà?
«La testa. Le cose succedono velocemente, troppo. Non puoi distrarti un attimo, per parlare alla radio o regolare una manettina sul volante, che già sei alla curva dopo. Mentalmente è dura»:
- Sei andato più forte di Trulli...
«Non bisogna guardare i tempi in questa ottica. L'altra volta, la pista era più lenta; stavolta Jarno ha avuto dei guai. Quello che conta, è che ero in linea con i tempi che si aspettava il team nelle condizioni in cui provavo».
- Ora puoi sognare?
«Non voglio. Tra una settimana corro in Gp2 a Imola e mi devo scordare la F.1. Poi volerò in Australia per le prove del venerdì. Dovrò essere sempre pronto ed essere bravo a resettare tutto a seconda dell'impegno. Ma è stata una esperienza bellissima».
- Credi di averli sorpresi?
«Il team ha una mole di prove molto grande da fare, non è focalizzato sulle prestazioni velocistiche di un tester. Ma la sera del terzo giorno, un ingegnere mi ha detto: "Ehi Davide, l'altro ieri hai fatto proprio un buon tempo".». Non male, Davide. Non male.
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