Paratie, un aiuto dai privati
per riaprire il lungolago

Novità a sorpresa che potrebbe risolvere tutti i problemi e che il Comune sta già prendendo in seria considerazione. È stato un architetto comasco a lanciarla: «Coinvolgere i privati». Palazzo Cernezzi affiderebbe ad alcune aziende qualificate il compito di sistemare - a loro spese - il tratto di passeggiata verso i giardini a lago, sulla base di un progetto concordato

COMO - Riaprire provvisoriamente, entro fine maggio, il tratto della passeggiata a lago tra piazza Cavour e i giardini, è un'operazione «molto complessa». L'ha ammesso, pochi giorni fa, anche il Stefano Bruni. Il rischio più grosso è quello di finire nel mirino della Corte dei conti, visto che il Comune spenderebbe soldi pubblici per una sistemazione (pavimento, luci, parapetti) non definitiva. Di qui la necessità di individuare - impresa non semplice - materiali riutilizzabili in seguito. Senza dimenticare che la cifra ipotizzata inizialmente per i lavori (20mila euro) risulta quadruplicata nelle ultime stime. Ieri, però, è trapelata a sorpresa una novità che potrebbe risolvere tutti i problemi e che il Comune sta già prendendo in seria considerazione. È stato un architetto comasco a lanciare l'idea: «Coinvolgere i privati».

Palazzo Cernezzi, in poche parole, affiderebbe ad alcune aziende qualificate il compito di sistemare - a loro spese - il tratto di passeggiata verso i giardini a lago, sulla base di un progetto concordato. In cambio, i privati otterrebbero la possibilità di organizzare eventi qualificati nella stessa zona, secondo un calendario prestabilito. Una soluzione che, di fatto, accontenterebbe tutti: Comune, cittadini, aziende e Corte dei conti (l'amministrazione non pagherebbe nulla). La proposta è già finita sul tavolo del sindaco Stefano Bruni, che ieri pomeriggio ha confermato la notizia ed è sembrato entusiasta: «In effetti c'è un'ipotesi di questo tipo e la reputo molto interessante - ha spiegato - Ci consentirebbe, infatti, di trovare le risorse necessarie e al contempo eviteremmo di incappare nella Corte dei conti. Ovviamente - ha aggiunto Bruni - si tratterebbe di coinvolgere aziende di primo livello e qualificate. Stiamo già lavorando su questa proposta».

Pare siano già stati fatti anche i nomi di alcune società di primissimo piano, principalmente nel settore dell'arredamento ma anche florovivaisti. L'obiettivo, infatti, è quello di risistemare la passeggiata al meglio, con pavimentazione, luci e arredi di assoluta qualità, abbandonando l'idea della sistemazione «alla buona» ventilata finora. Ed è facile immaginare che il piano possa andare a buon fine, visto che la possibilità di poter allestire uno spazio sulla passeggiata a lago è a dir poco allettante e l'investimento richiesto - stando alle prime valutazioni - sarebbe nell'ordine di 10-15mila euro ad azienda. Le piccole manifestazioni ipotizzate sul lungolago non bloccherebbero, naturalmente, il transito dei pedoni e costituirebbero, anzi, un'attrazione in più per comaschi e turisti. Anche perché i privati sarebbero vincolati a garantire iniziative altamente qualificate. Nulla a che vedere con bancarelle o rivendite di generi alimentari, insomma. Si parla di stand o piccole esposizioni, in grado di garantire un ritorno d'immagine ai privati e di abbellire, al tempo stesso, la zona (basti pensare ad allestimenti con piante e fiori).

Le idee, insomma, sono già molte. Adesso i tecnici sono al lavoro per concretizzarle e a brevissimo il Comune inizierà a parlare con i soggetti interessati (l'intenzione è quella di coinvolgere una quindicina di aziende). Non ci sarebbe bisogno, peraltro, di gare d'appalto o procedure simili. Palazzo Cernezzi, infatti, si limiterebbe a recepire una proposta dei privati e a sottoscrivere un accordo, sulla base di un progetto condiviso. Proprio per questo - se l'idea dovesse andare in porto - la passeggiata potrebbe riaprire entro un paio di mesi al massimo, addirittura con qualche settimana di anticipo rispetto alle previsioni più ottimistiche. Il tratto verso i giardini resterebbe poi transitabile per tutta la stagione estiva.
Dopo mesi di difficoltà e polemiche, insomma, sembra imminente una svolta. La soluzione è arrivata all'improvviso e Bruni l'ha subito colta. Il motto, a questo punto, sembra essere una sola: coinvolgere interlocutori di alto profilo, per un risultato di alto profilo. Addio a reti metalliche, lampade da cantiere e cemento per la pavimentazione. Anche se si tratta di un'apertura provvisoria, il primo tratto della passeggiata verrà tirato a lucido. Senza che un solo euro esca dalle casse comunali.
Michele Sada

© RIPRODUZIONE RISERVATA