Carnevale, migliaia in piazza
a Cantù e Mariano Comense

Ultima sfilata in città, con la vittoria di Paperone e della Banda Bassotti del carro dei Buscait: tantissime persone presenti, con oltre 3.500 biglietti venduti, e premiazione festosa sulla piazza delle Stelle. A Mariano, invece, i gruppi si sono dedicati ai 150 anni dell'Unità d'Italia.

A Cantù è stato l'anno del Bassotto. Camicia rossa, pantaloni blu e berretto verde, non saranno riusciti nemmeno stavolta a dare l'assalto al deposito di Zio Paperone, ma si sono portati a casa la vittoria dell'edizione numero 85 del carnevale cittadino. Edizione che si è conclusa sabato pomeriggio con la terza e ultima sfilata, graziata dalla pioggia. Gli organizzatori, da parte loro, hanno archiviato con soddisfazione anche questa puntata della kermesse, che si temeva fortemente penalizzata nelle presenze dall'istituzione del biglietto a pagamento, 5 euro gli adulti e gratis gli under 14, introdotto per rimpinguare le casse dell'associazione svuotate di tagli della Finanziaria. E invece per l'ultima sfilata, sull'anello corso Unità d'Italia via Carcano sono arrivate migliaia di persone, nonostante il freddo pungente: 3.691 paganti e 1.600 ragazzi. E poi il migliaio di figuranti: i Bassotti vincitori, i primitivi con tanto di monopattino preistorico dei Baloss, i marinaretti del Lisandrin, i giocatori rimasti in mutande nel casinò messo dei Bentransema. E poi le pecorelle del gruppo Miragiovani, a rappresentare gli italiani fin troppo creduloni e remissivi. Teatro delle premiazioni, dopo la sfilata presentata dallo staff di radio Cantù, piazza Delle Stelle. Primo posto, con 215 punti, per i Buscait con il carro "Risparmia risparmia…E vedrai che prima o poi qualcuno te li magna!", premiato per l'insieme gradevole, le movimentazioni equilibrate e l'attenzione al colore, le coreografie azzeccate e il riferimento alla satira. Di fatto fuori classifica, i Ragazzi di Mirabello, che non hanno sfilato a causa di un grave lutto che li ha colpiti.
A Mariano Comense hanno sfilato i colori dell'Unità d'Italia. Gli eroi di ieri, i Mille di Garibaldi, in camicia rossa, a far da vedetta dall'alto di una nave sul centro di Mariano, a suon di musica dance. Dietro, i gladiatori di oggi, i calciatori della nazionale di calcio, vestiti con la maglietta azzurra e il cappello da cowboy, alla conquista di coppe e veline, nel tripudio del tricolore. Carnevale con i centocinquant'anni di storia d'Italia. Le maschere e i carri degli oratori di Mariano, Perticato frazione e Cabiate. Centinaia di famiglie tra coriandoli e stelle filanti, a bordo strada. E gruppi di ragazzi impegnati a lottare per gioco con le bombolette. Nessun carro – dimensioni contenute e tanta fantasia – incoronato come vincitore. Nessuna voglia di gareggiare con il carnevale di Cantù. Conta solo partecipare.
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