La festa tricolore a Como
dal Comune al Sociale

A palazzo Cernezzi alle 11 cerimonia ufficiale. Iniziative a raffica e tante bandiere alle finestre per festeggiare l'Unità d'Italia

COMO Si moltiplicano i tricolori alle finestre. Como si prepara per la festa del 150° dell'Unità d'Italia, che oggi vivrà il suo momento culminante alle 11, con la cerimonia ufficiale a Palazzo Cernezzi.
Nella sala consiliare è in programma una manifestazione celebrativa organizzata dal Comune di Como in collaborazione con la Prefettura. Il programma prevede i saluti del sindaco Stefano Bruni e del presidente del Consiglio comunale Mario Pastore. Seguirà una relazione storica a cura di Giorgio Conetti, prorettore dell'Università dell'Insubria. La cerimonia sarà chiusa dagli interventi del prefetto, Michele Tortora, e del vescovo, monsignor Diego Coletti. Per consentire una più ampia partecipazione da parte dei cittadini l'appuntamento sarà trasmesso anche in videoconferenza nella Sala Stemmi. La cerimonia sarà accompagnata dalle note della Filarmonica cittadina «Alessandro Volta» che eseguirà, tra l'altro, l'Inno di Mameli.Oggi il Comune sarà aperto solo per le celebrazioni del 150° dell'Unita nazionale. Essendo una giornata festiva a tutti gli effetti, saranno di conseguenza chiusi al pubblico gli uffici. Egualmente sarà chiusa la piattaforma ecologica in via La Guzza. Lavoreranno, invece, i dipendenti del museo storico «Giuseppe Garibaldi», dove è previsto l'ingresso gratuito dalle 15 alle 18 con due visite guidate alle 15 e alle 16.30. Analoga iniziativa, sia detto per curiosità storica, fu organizzata per il 100° dell'Unità, nel 1961 (quando però fu scelta la data del 27 febbraio, ricorrenza della proclamazione di Roma capitale da parte di Cavour). E proprio come oggi, anche allora la giornata si concluse con un concerto al Sociale. Cambia, però, il programma di sala: allora fu Verdi il protagonista assoluto, stasera invece saranno eseguite musiche di Schubert e Dvoràk.
Anche gli autobus osserveranno l'orario festivo. Molti negozi hanno invece deciso di tenere aperto.

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