Il cantiere delle paratie
resta ancora fermo

Non ci sarà nessuna ripresa dei lavori il 24. Lungolago a rischio cedimento: quest'estate scatterà la chiusura parziale

COMO - I lavori sul secondo lotto del cantiere delle paratie restano fermi. Non ripartiranno il 24 marzo (data indicata dal responsabile del procedimento, l'ingegner Antonio Ferro, durante il sopralluogo con i consiglieri comunali), ma rimarranno sospesi a tempo indeterminato finché dalla Regione non verrà approvata la perizia che è in fase di predisposizione. I tempi, quindi, non saranno brevi, anche se ieri il sindaco Stefano Bruni ha dichiarato che «gli uffici stanno chiudendo la perizia e la prossima settimana verranno inviati in Regione gli ultimi documenti. Il nucleo di valutazione regionale, nel frattempo, è già stato convocato per la settimana successiva e subito dopo si riunirà anche la conferenza di servizi». Da risolvere c'è anche la grana delle solette e dei tiranti che sostengono la strada, nei quali sono state riscontrate diverse rotture: «Non c'è alcun pericolo di crollo per la darsena sul lungolago - ha ribadito Bruni - Dovremo intervenire, certo, e per evitare che tale intervento possa comportare la chiusura del lungolago è stato affidato un incarico ad un professionista esterno. L'intervento verrà eseguito e si sta lavorando per non chiudere tutta la strada al traffico».
Il rischio è che ci si ritrovi in piena estate con la passeggiata a lago impraticabile e con la strada nella migliore delle ipotesi dimezzata. Resta un'incognita anche la riapertura del primo lotto. Il sindaco ha detto che confida «di far riaprire il lungolago», ma ci sono parecchi nodi da risolvere (dai parapetti all'illuminazione, dalla pavimentazione alle tempistiche). L'unica via d'uscita potrebbe essere riuscire a coinvolgere i privati e fare in modo che siano loro a sponsorizzare questi interventi provvisori in attesa che l'amministrazione decida quale sarà l'assetto definitivo della passeggiata.
Intanto ieri Pasquale Buono, consigliere di Autonomia liberale, ha presentato una richiesta scritta al sindaco chiedendogli formalmente di intervenire in aula per chiarire le condizioni del cantiere. La vicenda non è stata più affrontata dal consiglio dal gennaio del 2010.
Gisella Roncoroni
[email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA