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Sabato 26 Marzo 2011
Carugo: niente Protezione civile
nella villetta che fu della mafia
Il Comune dovrà anzitutto mettere in sicureza l'edificio dopo i ripetuti atti vandalici - Il sindaco Melli: "Poi sarà più probabile un'iniziativa condivisa con i cinque Comuni della Tecum"
Il cambiamento di rotta non pregiudicherà l'assegnazione: «L'unico vincolo che dobbiamo rispettare, è quello di non vendere l'immobile che può essere destinato a scopi sociali - assicura il primo cittadino -: se poi al posto di insediarci la Protezione Civile faremo altro, purché a valenza appunto pubblica, non cambierà nulla».
Una cosa però è certa: ci vorrà tempo prima che la casa possa tornare a essere operativa: «Purtroppo non è in condizioni ottimali e la sua ristrutturazione richiede un investimento significativo che non intendiamo affrontare senza sapere prima a cosa servirà l'immobile - conclude il sindaco Melli -: di sicuro, però, nel bilancio di quest'anno dovremo prevedere un capitolo di spesa per pensare almeno alla sua messa in sicurezza e all'abbozzo di un progetto preliminare di recupero».
La villetta che si trova in zona Sant'Isidoro, al civico 6 della provinciale Arosio-Canzo: è diventata parte del patrimonio pubblico carughese grazie al passaggio di proprietà ufficializzato nei mesi scorsi dal Demanio. L'operazione è stata possibile in seguito all'indagine della Guardia di Finanza del 2006 che ha portato all'arresto di 15 persone facenti capo al clan calabrese Modafferi-Mondella per un traffico di cocaina importata dalla Colombia destinata alla piazza milanese e comasca. Nel sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Milano per un valore complessivo di oltre due milioni di euro, sono stati inclusi 13 appartamenti tra Giussano, Meda e Cantù (un alloggio e un box), 13 auto di grossa cilindrata e dei saldi attivi in vari conti correnti. Da qui l'avvio delle pratiche, da parte del Demanio, per sondare chi fosse interessato alla villetta carughese per la quale è arrivata un'unica dimostrazione di interesse - formalizzata al Prefetto di Como - proprio dal municipio. L'immobile è organizzato su un piano terra abitabile di circa 100 mq, altrettanti di seminterrato, 35 mq di box oltre a circa 350 mq di giardino con una piccola piscina. Purtroppo, però, nei mesi scorsi è stata oggetto di pesanti vandalismi (la distruzione del camino interno, le porte divelte e asportate come gli infissi e i sanitari oltre ad aver rubato le inferiate della recinzione), cui l'amministrazione comunale intende porre un freno con un primo intervento di messa in sicurezza.
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