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Giovedì 31 Marzo 2011
Cantù, sul nuovo palasport
il Pd non ci sta e chiama Roma
I democratici vogliono avere risposte certe ai propri dubbi sulla legittimità della procedura di affidamento del project financing. "Non posso crederci. Mi sembra tutto così assurdo" commenta la proprietaria della Pallacanestro Cantù, Anna Cremascoli
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Ulivo per Cantù, nei mesi scorsi, aveva già presentato una mozione ufficiale nella quale evidenziava le proprie perplessità. «Considerato che - sottolineava il documento - le deliberazioni di giunta comunale che affidano la gestione di centri sportivi comunali sono state dichiarate illegittime da numerose sentenze in quanto la competenza spetta al consiglio comunale; che l'ulteriore miglioria risulta essere una modifica sostanziale dei criteri di aggiudicazione e che è incompatibile con i principi di parità di trattamento e di non discriminazione ogni modifica dei criteri di aggiudicazione che avvenga nel corso di una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico». Il centrosinistra chiedeva di sapere in che forma questa modifica fosse stata approvata e se «tale affidamento non rappresenti una ingiusta fonte di guadagno per l'aggiudicatario del project financing rispetto alle altre ditte». E in seguito ne presentò una seconda, rivolta al responsabile del procedimento, il dirigente del settore lavori pubblici, segnalando quelle che il Pd ritiene «evidenti anomalie e illegittimità» e diffidandolo ad «attivarsi affinché non abbiano inizio lavori di alcuna opera non prevista nel progetto originario posto a base di appalto prima che sia chiarita la legittimità degli atti». Un passo, questa segnalazione, intrapreso ora, ribadisce il Pd, non per mettersi di traverso, ma per evitare le conseguenze economiche che l'amministrazione potrebbe trovarsi a dover fronteggiare nel naso in cui venissero riscontare irregolarità e per non avallare un progetto che non si ritiene garantisca la libera iniziativa.
«Non posso crederci. Mi sembra tutto così assurdo. Ci saranno pure degli interessi politici in questa vicenda legata al palazzetto, ma mi chiedo che fine abbia fatto il presunto bene della collettività. La Pallacanestro Cantù è attualmente il patrimonio più prestigioso della città. Dovrebbero attenderci ponti d'oro, mentre in realtà tutte queste ripicche politiche non fanno altro che contribuire a crearci dei danni». Questo il commento di Anna Cremascoli, azionista di maggioranza del club tramite la Ngc Medical, l'azienda di famiglia.
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Cantù: i lavori al palazzetto