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Lunedì 04 Aprile 2011
Da oggi niente pieno di verde
senza carta regionale e pin
In pensione dopo 11 anni la tessera utilizzata da 130mila comaschi. Lunedì quattro aprile, l'ora zero: dopo undici anni, la carta sconto benzina oggi va in pensione per circa 130.000 comaschi in 115 Comuni di confine. «La tua carta regionale dei servizi è la tua carta sconto benzina», ha disposto la Regione Lombardia.
Alcuni esempi: con la tessera regionale, non sarà più possibile la doppia transazione, una delle fonti maggiori di guai. C'erano automobilisti che facevano benzina due o più volte al giorno e questo, ma un solo rifornimento doveva essere scontato e rimborsato. Invece, veniva rimborsata la doppia o anche la terza fornitura giornaliera. Con la carta regionale, è possibile un rifornimento ogni 12 ore. La seconda transazione è automaticamente bloccata dal sistema, a prescindere che nessun impianto sta aperto più di dodici ore al giorno.
Inoltre, con la vecchia carta sconto, era consentito acquistare fino a 400 litri al mese di benzina agevolata. E' atteso il decreto che riduca questo quantitativo a 200 – 250, perché 400 litri sembrano eccessivi per l'uso normale di un automobilista privato che percorre il tragitto casa – lavoro o casa – ordinaria occupazione. Terzo: il trapasso dell'auto sarà automaticamente caricato sul microchip della carta regionale, in modo che non succeda più che un residente a Massa Carrara, per dire, venga a far benzina a Como, perché non c'era l'incrocio dei dati tra proprietà dell'auto e residenza del beneficiario. Il sistema di Lombardia Informatica esclude automaticamente le auto dei non residenti e i residenti che hanno cambiato zona e fascia. E il fatto che ogni transazione – stimate in oltre 20.000 al giorno – sarà vista dal sistema in tempo reale, tutto ciò che non è regolare farà accendere subito la spia rossa nel sistema, evitando così usi impropri. L'innovazione attesa è poi lo sconto allineato con il prezzo della benzina in Svizzera: potrebbe scendere a 12 centesimi o salire a 20, in modo che il differenziale sia sempre azzerato. E' atteso il decreto, non appena l'ambasciata italiana in Svizzera avrà il via libera per le rilevazioni sui prezzi ticinesi da trasmettere in Regione. Mai più pendolari del pieno, forse.
Maria Castelli
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