Basket e insulti razzisti
Meneghin: "Sono mentecatti"

Viviana Ballabio: "Sicuramente i tifosi in questione non erano i soliti della Comense e non si può che condannarli, ma la Wabara mi sembra sia stata un po' impulsiva"

CASNATE - A fine partita c'era voluto un quarto d'ora prima che la tensione fra Wabara e i tifosi del Como terminasse, dopo svariati insulti reciproci. A bordo campo Viviana Ballabio ha assistito al brutto epilogo. «Sicuramente i tifosi in questione non erano i soliti della Comense - commenta la storica capitana dei dieci scudetti e simbolo della pallacanestro italiana -. Penso proprio che fossero tifosi del Como. Sono entrati nell'ultimo quarto e li ho notati come gente abituata a un ambiente diverso dove magari insulti di vario tipo sono all'ordine del giorno. Onestamente non ho sentito le frasi in questione e se è vero che sono state dette non posso che condannarle. Detto questo, però, devo aggiungere che nella mia lunga carriera di giocatrice ho ricevuto insulti di tutti i tipi su ogni campo ma non mi sono mai permessa di replicare al pubblico. A me sembra che lei sia una molto impulsiva e posso dire che è stato un errore l'aver alimentato il comportamento di questi tifosi, andando a sfidarli davanti a loro e scendendo al loro livello. Fra l'altro è una giocatrice agonisticamente cattiva e quindi dovrebbe mettere in conto che qualcuno non la condivida. Avendo vinto e disputato un'ottima partita avrebbe potuto uscire subito, lasciando che fossero eventualmente gli arbitri a prendere i dovuti provvedimenti. Se sei una vera giocatrice devi imparare a gestirti mentre così ha rischiato di peggiorare la situazione. Ciò non toglie che gli insulti razzisti vadano condannati».
Anche il presidente federale Dino Meneghin è intervenuto sulla vicenda. Dopo aver sentito telefonicamente la giocatrice, l'ha invitata a non demoralizzarsi per l'accaduto. «Abiola è una delle nostre migliori giocatrici di interesse nazionale - ha affermato Meneghin - e solo dei mentecatti possono rovinare uno spettacolo sportivo come sono i play off. Sicuramente non fanno parte del pubblico abituale della Pool Comense e della pallacanestro in generale. Il basket è sempre stato caratterizzato dalla multirazzialità e i giocatori stranieri e di altre etnie hanno, nel tempo, permesso al nostro sport di crescere e di affermarsi. Mi auguro che sia un caso isolato e le esprimo la solidarietà mia personale e della federazione».

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