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Giovedì 14 Aprile 2011
Depuratore tra Mariano e Cabiate
La Valbe: "I problemi sono reali"
Aumentano le proteste: «Per tutto lo scorso fine settimana c'è stato un odore terribile e ormai viviamo con l'incubo di dover affrontare un'altra estate barricati in casa». Stefano Rovagnati, presidente della Valbe: «I cittadini hanno ragione, sollecitiamo l'avvio del cantiere»
«Per tutto lo scorso fine settimana c'è stato un odore terribile e ormai viviamo con l'incubo di dover affrontare un'altra estate barricati in casa per colpa della puzza che arriva dal depuratore. Sono tre anni che ci promettono interventi, ma qui il tempo passa e non si muove nulla: siamo stanchi, esausti e vorremmo solo che qualcuno, per una volta, ci dicesse in faccia le cose come stanno davvero».
Torna alla ribalta il problema dei cattivi odori sprigionati dall'impianto di depurazione di via Caravaggio, a Mariano, di proprietà della Valbe dove confluiscono i liquami di 21 comuni tra il comasco e il lecchese. Alle lamentele di settimana scorsa di Francesca Mangione, residente a Cabiate in via Don Minzoni, ora si aggiungono anche quella di un'altra abitante della stessa strada: «Alla Valbe hanno detto che è giunta solo la lamentela della signora Francesca – attacca Jessica Forcolin – e invece non è vero perché personalmente sono in contatto periodico con un tecnico del depuratore per segnalare il disagio: proprio in questi giorni mi hanno chiesto di monitorare l'evolversi degli odori e posso affermare che è stato insopportabile. La puzza, che in genere iniziamo ad avvertire intorno alle 21, lo scorso week end si è fatta sentire già alle 19 e con il passare delle ore è peggiorata persistendo tutta la notte».
Lo sfogo della signora è raccolto dal presidente della Valbe, Stefano Rovagnati, che dopo le segnalazioni, ha cominciato a fare di persona dei sopralluoghi: «I cittadini hanno ragione perché l'odore è più forte in via Don Minzoni, che si trova a un chilometro di distanza dal depuratore, che all'impianto – dichiara - È del tutto evidente che con i profumatori non riusciamo ad abbattere la puzza per cui nel prossimo consiglio di amministrazione della società cercherò di fare pressione per sollecitare l'avvio del cantiere di ampliamento perché quando riusciremo a realizzare la nuova vasca, avremo il vantaggio di poter diluire i liquami sfruttando una superficie di un terzo superiore a quella attuale e secondo me già questo darà un grosso contributo alla soluzione del problema. Infine mi informerò per capire se esiste la possibilità di realizzare delle barriere frangivento, ma nonostante questo credo che i miracoli non riusciremo a farli».
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