Alambicco della discordia
Il comune punta alla proroga

È scaduta sabato la convenzione tra il Comune di Como e la società Santa Monica (cioè il Birrificio di via Paoli di Gabriele Orsenigo) e, nei tempi previsti, è stata chiesta la proroga per altri cinque anni.

COMO È scaduta sabato la convenzione tra il Comune di Como e la società Santa Monica (cioè il Birrificio di via Paoli di Gabriele Orsenigo) e, nei tempi previsti, è stata chiesta la proroga per altri cinque anni. Nella giunta di questo pomeriggio l'assessore al Verde presenterà ai colleghi un'informativa che contiene il suo parere favorevole, oltre a quello tecnico già dato dagli uffici.
L'alambicco era stato installato nel 2006 e non erano mancate le polemiche sollevate da una serie di imprenditori, ma fatte proprie anche da diversi esponenti politici, che contestavano la totale assenza di legami con la città della seta. La convenzione prevedeva la possibilità, per il privato, di chiedere altri cinque anni di proroga, ovviamente avendo rispettato le prescrizioni contenute nel documento firmato nel 2006. È molto probabile che la struttura al centro della rotonda di Lazzago resti lì anche per i prossimi cinque anni, tenendo anche conto che, come chiarisce Peverelli, «non è stata presentata alcuna proposta alternativa». Non prorogare la convenzione vorrebbe dire lasciare per un periodo la rotonda abbandonata a se stessa prima di cercare un nuovo sponsor. La convenzione di cinque anni fa prevede che l'area sia mantenuta in condizioni ottimali e stabilisce che i tecnici comunali effettueranno periodici sopralluoghi per verificarne lo stato.Finora non si sono registrati né problemi né inadempimenti. Il Comune, infatti, in qualsiasi momento, potrebbe rescindere il contratto in caso di modifica dello stato dei luoghi o realizzazione di abusi, ma anche qualora venisse riscontrata una manutenzione problematica e non costante. L'alambicco è alto 16 metri e ha 15 metri di base e, nel corso degli anni, è stato in parte ricoperto da edera e rampicanti.
Gi. Ro.

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