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Lunedì 18 Aprile 2011
Cantù, corsa in farmacia
Casi di allergia in aumento
Francesco Sonvico: «Quando andavo a scuola, in tutto il collegio c'era un solo allergico; a militare, su settecento persone, gli allergici erano due. Adesso, a vedere chi arriva in farmacia, siamo tra il 20 e il 30%. I bambini allergici crescono. Ma non è detto che la colpa sia soltanto dell'inquinamento»
Sonvico prova a dire come siano cambiati i tempi con un esempio. «Quando andavo a scuola, in tutto il collegio c'era un solo allergico – racconta – a militare, su settecento persone, gli allergici erano due. Adesso, a vedere chi arriva in farmacia, siamo tra il 20 e il 30%. I bambini allergici crescono. Ma non è detto che la colpa sia soltanto dell'inquinamento». E' il collega della vicina farmacia Centrale, Attilio Marcantonio – presidente provinciale di Federfarma, l'associazione dei titolari di farmacia – a fornire qualche altro elemento. «Purtroppo crescono i bambini con le allergie – conferma innanzitutto Marcantonio – ma la responsabilità può essere anche dell'alimentazione. Più facile, per i bimbi, diventare allergici, se i genitori lo sono già». Un circolo in ampliamento con il trascorrere delle generazioni, ancor più visibile quest'anno. «Se la scorsa primavera il maltempo ha contenuto il fenomeno allergie – prosegue Marcantonio – quest'anno, per le temperature che si sono registrate negli scorsi giorni, è esplosa la richiesta di antistaminici».
Starnuti, asma e occhi lucidi hanno anche un costo. Tenta una stima il dottor Giampiero Cesari, farmacia di via Rienti, Cantù Asnago. «Tra antistaminici e spray nasali, un allergico può arrivare a spendere, indicativamente, circa 50 euro all'anno». Per una famiglia con quattro allergici, i 200 euro per non patire i pollini valgono all'incirca una mezza rata di assicurazione sull'utilitaria.
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