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Giovedì 28 Aprile 2011
Dolore a Cernobbio per Ivano
stroncato da infarto a 30 anni
Ieri mattina è stato ritrovato nel letto di casa. La madre: "Nove anni fa gli avevano diagnosticato un problema cardiaco ma non stava male"
«E' morto nel sonno, senza soffrire, non si è proprio mosso» - ricorda con un filo di voce mamma Caterina, segnata dal dolore. Ivano era uno studente universitario ma lavorava anche al Bennet e ieri mattina sarebbe dovuto andare al Centro commerciale. A stroncarlo è stato un infarto (nove anni fa gli era stato diagnosticato un problema cardiaco), sul posto è giunto un medico del 118 che ha constatato il decesso e il magistrato di turno non ha ritenuto necessaria l'autopsia: i suoi funerali verranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa prepositurale di piazza Santo Stefano.
«Ivano stava bene, non temeva certo di morire - prosegue il suo racconto la madre - E' vero che nove anni fa gli avevano diagnosticato un problema cardiaco ma era comunque sotto controllo e, quando non si sentiva bene, prendeva una pastiglietta: nessuno, io per prima, avrebbe mai immaginato che potesse accadere quello che è accaduto».
Ivano lavorava al Bennet ma era ancora impegnato nello studio, frequentava con profitto l'Università dell'Insubria la facoltà di Scienze dei beni e delle attività culturali, una laurea triennale per la quale nel 2009 aveva anche ricevuto una borsa di studio per l'acquisto di libri. «Era molto impegnato negli studi - prosegue la mamma - a cui teneva tanto, era suo grande motivo di orgoglio. Aveva sostenuto 18 esami e stava pensando alla laurea, era questo il suo obiettivo per i prossimi anni. Fra studio e lavoro non aveva molto tempo per altro, al punto che la sera non usciva e non aveva ancora una fidanzata ufficiale». Ieri mattina i conforti della fede gli sono stati garantiti da don Simone, giunto nell'abitazione della famiglia Cerchiara, in via Enrico Fermi. In serata, invece è stato recitato il rosario nella camera ardente. I funerali verranno celebrati oggi pomeriggio, nella chiesa di piazza Santo Stefano. «Verrà molta gente, ne sono certa - conclude mamma Caterina - perché Ivano sapeva farsi volere bene dagli altri: era una persona buona e che attraverso l'impegno si era fatto strada nel lavoro e negli studi. L'unica cosa è che se n'è andato troppo presto».
Guglielmo De Vita
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