Strage di Erba:
ergastoli confermati

Al Palazzaccio di Roma la Cassazione ha confermato l'ergastolo per Rosa Bazzi e Olindo Romano, ritenuti responsabili della strage di Erba. La vicenda giudiziaria si può dire definitivamente conclusa.

ROMA - La sentenza per la strage di Erba è arrivata alle 20,10: confermato l'ergastolo per Rosa Bazzi e Olindo Romano. I giudici della prima sezione penale della corte di Cassazione erano entrati in camera di consiglio alle 16.30. A questo punto la vicenda giudiziaria per il massacro di via Diaz si può dire definitivamente conclusa: anche il terzo grado ha confermato le conlcusioni della corte d'assise di Como e della corte d'assise d'appello di Milano. La giornata di attesa, tuttavia, non era stata immune da sorprese. Puntuale, è arrivata ad esempio l'ennesima lettera di Olindo Romano. Il netturbino di via Diaz scrive: "I giudici sono uomini e possono sbagliare", errori che secondo Romano sarebbero stati commessi nel suo caso, quando gli inquirenti - a suo dire - "hanno preso lucciole per lanterne".
Azouz Marzouk, dal canto suo, ha regalato l'ennesimo colpo di scena, in apertura dell'udienza. Dopo aver provato tutta la sera, ieri, e a lungo anche stamane prima dell'udienza a convincere il suo avvocato ad alzarsi in aula per chiedere che la condanna all'ergastolo a Olindo Romano e Rosa Bazzi non fosse confermata. Alla fine tra Azouz e il suo legale, l'avvocato Tropenscovino, s'è consumata la frattura. In apertura d'udienza, stamane poco dopo le 11 nell'aula della prima sezione penale della Corte di Cassazione, il tunisino ha revocato il mandato al suo legale rinunciando a essere parte civile nel processo a carico dei coniugi Romano.
Laconico il commento al riguardo di Tropenscovino: "Voglio sperare che il  cambiamento di rotta di Azouz sia genuino".
Genuino o no, Marzouk con la sua mossa a sorpresa è uscito dal novero delle parti civili e di conseguenza si è giocato definitivamente la possibilità di ottenere un risarcimento.
Carlo Castagna e i figli si sono presentati in Cassazione per assistere all'udienza sulla strage di Erba nella quale hanno perso oltre alla giovane donna anche la moglie e madre, Paola Galli, e il nipotino di due anni Youssef. Per ora Carlo Castagna e i figli, Giuseppe e Pietro dovrebbero ripartire stasera per rientrare ad Erba. Chiedono, ovviamente, la conferma delle condanne all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi i coniugi accusati della strage avvenuta l'11 dicembre 2006 nel paese in provincia di Como. Venne uccisa anche una vicina di casa di Raffaella, la signora Valeria Cherubini mentre suo marito, Mario Frigerio, sopravvisse alle ferite diventando il principale testimone dell'accusa. In Aula è presente Andrea Frigerio, figlio di Mario e Valeria.
I Castagna e Andrea Frigerio, seduti nella parte destra dell'Aula della Prima sezione penale, non hanno mai parlato con Azouz Marzouk, il marito di Raffaella e padre di Youssef, espulso dall'Italia dopo la condanna per droga.

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