Ecco il nuovo lungolago
Inaugurazione l'11 giugno

Ieri l'ok alla proposta di Zambrotta da parte della giunta comunale. La settimana prossima firma del contratto. Confermato il progetto all'insegna dell'erba sintetica. Resterà aperto fino al 31 ottobre. Bruni: "Poi decideremo se sarà ancora compatibile con il cantiere"

COMO - Una passeggiata tutta verde. Non per la presenza di piante e fiori, ma per il maxi tappeto d'erba sintetica che la ricoprirà. Così si presenterà il tratto di lungolago tra piazza Cavour e i giardini, a partire dal prossimo 11 giugno (data prevista per la riapertura) e fino al 31 ottobre. Ieri, infatti, la giunta di Palazzo Cernezzi ha detto sì, con una presa d'atto, al progetto presentato nei giorni scorsi dal calciatore Gianluca Zambrotta con la sua società Young Boys e - a metà pomeriggio - sono state diffuse anche le prime immagini che mostrano il volto della passeggiata. Confermate tutte le anticipazioni dei giorni scorsi, dal parapetto in cristallo ai giochi per i bambini, ma sono emersi anche nuovi dettagli (dai costi, stimati in quasi 500mila euro, alle panchine, che saranno 11, anch'esse verdi, lunghe due metri e larghe 80 centimetri). «La commissione - ha riassunto il sindaco Stefano Bruni - si è espressa positivamente sull'adeguatezza tecnica della proposta, mentre la giunta ha preso atto di quello che ci è stato consegnato. Ora si prosegue con la parte contrattuale, servirà qualche giorno. Nel frattempo invieremo un'informativa alla Soprintendenza. Tra metà maggio e l'inizio di giugno faranno i lavori, bastano 15 giorni da quando consegneremo l'area. E l'apertura è fissata per l'11 giugno». «La proposta arrivata - ha aggiunto Bruni - è molto qualificante, impattante e affascinante. Ma di certo non diventerà definitiva, ci mancherebbe altro. L'erba sintetica sarà di due tipi, più bassa in una zona (un centimetro e mezzo) e più alta in un'altra (tre centimetri) ma comunque calpestabile. Ed è prevista una zona con un piccolo parco giochi per i bambini. Confermo anche i parapetti in cristallo lungo tutto il percorso e la creazione di tre punti di accesso, con dei cancelli, mentre resterà l'attuale recinzione. La passeggiata resterà chiusa di notte, l'orario di apertura sarà dalle 9 alle 24 nei feriali e fino all'una circa nei festivi e prefestivi. L'illuminazione sarà a led, a basso consumo. Il privato garantirà la manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia e il ripristino in caso di vandalismi. Chiarisco che non si potrà giocare a pallone e non ci saranno stand o casette, ma sarà possibile organizzare eventi o manifestazioni previa autorizzazione da parte del Comune, visto che l'area resta pubblica». Il sindaco ha cercato di fugare anche alcuni dubbi circolate nelle ultime ore: «Ci sarà un sistema studiato per evitare qualsiasi allagamento. Nella zona più vicina ai tigli, l'unica non calpestabile (larga circa due metri e coperta da fiori, ndr) verrà infatti posizionata della ghiaia e non l'erba sintetica, visto che lì arriverà tutta l'acqua e bisogna inoltre garantire irrigazione e ossigenazione. Il progetto garantisce che tutta l'acqua andrà in questa sorta di canale». L'investimento della società di Zambrotta, stando a quanto riferito ieri dal Comune, sarebbe intanto schizzato addirittura a quasi 500mila euro (350mila euro più Iva per il progetto e 60mila euro più Iva per lo spostamento delle palancole a Tavernola, a cura di Sacaim), anche se buona parte del materiale verrà riutilizzata dopo la rimozione. Quanto alle polemiche per la procedura seguita da Palazzo Cernezzi (la prima cordata, quella della categorie, aveva contestato i requisiti fissati in extremis e si era ritirata): «La scadenza - ha detto Bruni - era a breve termine perché volevamo riaprire al più presto la passeggiata e non per ostacolare qualcuno. E i requisiti sono stati inserite con l'obiettivo di avere tutta una serie di garanzie, dalla sicurezza alla vista del lago. Difendo quelle richieste fino all'ultima virgola e ho trovato pretestuoso che li abbiano criticati, forse l'hanno fatto perché non avevano la forza sufficiente per rispettarli». Bruni, infine, è tornato sulla tempistica: «L'area, che dovrà essere restituita esattamente nelle condizioni attuali, resterà aperta fino al 31 ottobre. A quel punto si potrà anche valutare se proseguire o meno, a seconda delle necessità del cantiere». Il dirigente Antonio Ferro, responsabile del procedimento paratie, ha assicurato: «La data del 31 ottobre non va a interferire con la ripresa dei lavori, non ci saranno problemi».
Michele Sada

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