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Mercoledì 25 Maggio 2011
Genitori di Gae: "Dosso pericoloso
A Cabiate nessuno ha controllato"
Ora sono indagati i vertici del Comune e il responsabile dei lavori - Il sindaco di Cabiate Maurizio Brenna: "Sorpreso e amareggiato. Con il dosso volevamo solo proteggere i pedoni. Ma noi siamo politici, i tecnici sono altri" - Intanto la sfortuna si accanisce: i due fratelli minori di Gaetano domenica feriti sotto un cancello a Bulciago
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Per quasi un anno, le parole dei genitori sono rimaste chiuse tra le mura dell'appartamento di un condominio periferico di Mariano. Una famiglia normale: papà imbianchino, la mamma per anni impegnata nel personale scolastico non docente. E altri due figli di 10 e 15 anni. «Torniamo dagli ospedali dove hanno ricoverato i nostri due ragazzi - spiegano - forse il loro fratellino ha guardato giù dal cielo, quando domenica, a Bulciago, sopra di loro è caduto un cancello. Stavano andando a festeggiare la cresima del cuginetto. Il più piccolo è stato dimesso oggi, l'altro ha delle fratture. Questo per dire che abbiamo anche altro a cui pensare. Non ci mettiamo contro il comune, tanto per fare la guerra a qualcuno». A giudizio finirà probabilmente anche il proprietario del motorino prestato a Gae: l'Mbk era «spiombato», senza il limitatore di velocità. «Secondo la perizia della procura - spiega il padre - nostro figlio andava a 55 chilometri orari. Secondo un nostro tecnico, a 39 chilometri: ancora più adagio. Quel dosso non è una cosa fatta a norma». La mamma aggiunge una considerazione. «Abbiamo visto i documenti - dice - la mia idea? E' successo che non hanno controllato i lavori di quel dosso. E ci è andato di mezzo mio figlio».
Di altro avviso il sindaco Maurizio Brenna. "Rispetto il dolore della famiglia - ha dichiarato - ma gli amministratori non sono dei tuttologi, fanno delle scelte politiche, ma poi chi deve tradurle in pratica sono i tecnici e non lo dico per scaricare le responsabilità, ma mai come in questo caso il concetto è evidente. Per noi comunque questa è una mazzata. Provo una grande amarezza. Con il dosso riduttore della velocità si voleva solo tutelare la sicurezza dei pedoni».
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Indagato il Comune di Cabiate per il dosso dell'incidente mortale