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Giovedì 02 Giugno 2011
Fracassoni, già 25 le denunce
Sotto esame tre locali di via Diaz
Una movida e 25 esposti in Comune: è la sintesi di ciò che sta succedendo a Como anche in questa primavera 2011 di conflitti tra residenti ed avventori dei locali. Per definizione, la movida è il movimento animato notturno. A Como, che ambisce ad essere città turistica, questo movimento è sinonimo di disagi per i residenti.
La polizia locale, con polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, l'anno scorso tra luglio e agosto, ha appioppato agli esercenti una multa ogni due giorni, ha sospeso attività, ha condotto ispezioni e sopralluoghi, riscontra che i «blitz», interi isolati circondati, tutti identificati, contravvenzioni stradali a raffica, qualche effetto l'hanno raggiunto: Piazza Cacciatori delle Alpi e Via Foscolo sono portate ad esempio di «zone ricondotte a civiltà». Ma i cittadini non si limitano più alle segnalazioni telefoniche. Scrivono esposti e uno di questi ha consentito, per esempio, l'intervento su un locale di Via Milano: sono state riscontrate irregolarità e finora non ha più riaperto.
E sono 25 gli esposti indirizzati al Comune: nessuno esclude denunce alla Procura e sono esposti con diverse firme, anche se basta, per definire il danno, che una sola sia la lamentela per disturbi alla quiete pubblica. A Como, non ci sono grandi vie e grandi spazi e perciò il disturbo proveniente da un locale interessa naturalmente tutta l'area. Gli uffici comunali si limitano ad affermare che sono in corso verifiche e stentano ad indicare almeno le zone interessate. Ma secondo quanto s'è appreso, sono le seguenti: via Adamo del Pero, via Milano, via Borgovico Vecchia e via Borgovico Nuova, via Garibaldi, via Grassi, via Grossi, Casate; via Diaz, dove sono in corso rilievi fonometrici su tre locali, via Vittorio Emanuele, via Olginati, via Indipendenza, Piazza Mazzini, via Dottesio, via Piadeni, viale Geno, piazza De Gasperi, via Brogeda. Da qualche zona, è pervenuto più di un esposto e ha messo in moto la procedura: verifica, controlli, rilievi fonometrici, identificazione, nessuna si è ancora conclusa, perché, a parte le situazioni già note, in cui la pratica è solo da aggiornare, altre sono nuove. È diminuita la tolleranza al rumore o è il rumore che si è alzato? Ieri, una lettrice ha segnalato che in tutte le città sono in corso conflitti come a Como e tutte le città hanno messo a punto provvedimenti per tutelare i residenti.
Maria Castelli
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